ROVIGO – Grande soddisfazione negli ambienti del Conservatorio rodigino per la vittoria di “Marco Martellini & l’Espatrio”, una formazione nata e cresciuta tra le mura del “Venezze”, al Festival Nazionale ed Europeo dei Conservatori Italiani di Frosinone. Una manifestazione giunta alla sua settima edizione, aperta a tutti i generi, dal pop, rock, jazz, hip hop, compresi inediti, cover e mashup, nata con l’obiettivo di dare attenzione e visibilità a gruppi composti da studenti dei Conservatori di musica o di Istituti musicali pareggiati.
La finalissima della kermesse, organizzata dal Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone e condotta magistralmente da Mary Segneri, si è tenuta domenica 28 luglio alla presenza di un pubblico affezionato e numeroso, che non si è fatto scoraggiare neppure dalle intemperanze atmosferiche che hanno fatto slittare l’inizio della finalissima di circa mezz’ora.
La serata si è aperta con le immagini delle tre settimane di gara, realizzate dal regista Claudio Tofani. La Segneri ha poi presentato i componenti della giuria tecnica, composta, come di consueto, da professionisti qualificati del settore e presieduta da un ospite d’eccezione, il maestro Beppe Vessicchio. Con lui, Claudio Rizzo, produttore e discografico di rilevanza internazionale, e Marco Vannozzi, collaboratore di Antonello Venditti.
La giuria tecnica ha selezionato i tre finalisti, tra i partecipanti ascoltati nel corso delle diverse semifinali che si sono susseguite dal 11 luglio al 27 luglio, ed ha decretato vincitore della manifestazione il gruppo di studenti rodigino/vicentino, composto da Marco Martellini, ventidue anni di Civitanova Marche, (voce e chitarra); Leonardo Negrello, ventiquattro anni di Monselice, (basso elettrico); Cristian Tiozzo Caenazzo Anzolin, ventitrè anni di Chioggia, (batteria); a loro si è aggiunto il pianista Francesco Pollon, venticinque anni di San Donà di Piave, l’unico formatosi al Conservatorio di Vicenza. A loro è andato l’ambito premio di € 5.000,00.
La serata, oltre a incoronare “Marco Martellini & L’espatrio”, ha visto il piazzamento al secondo posto dell’Alex Monfort Trio (Francia) e l’assegnazione della terza posizione al Gymnasium Quartet (Salerno – Frosinone).
«Assecondando i desideri della mia famiglia – ha raccontato Vessicchio nel corso della bella intervista con Mary Segneri – studiavo architettura, suonando di notte e studiando di giorno, con grande sacrificio, finché mio padre non mi ha chiesto apertamente se volessi davvero fare l’architetto. Gli ho risposto di no, scegliendo così la musica. Credo che sia importante assecondare le proprie passioni e inseguire i propri sogni».
«Anche quest’anno – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – siamo riusciti a realizzare un piccolo miracolo, con una squadra composta da partner privati e pubblici, dando la possibilità a centinaia di giovani musicisti di vivere un’esperienza importante. Qui a Frosinone, studenti e docenti di musica, tra i più talentuosi, hanno l’opportunità di calcare, per la prima volta, un palcoscenico, misurandosi con il pubblico, dopo aver trascorso i mesi precedenti a studiare con costanza e impegno nelle aule del Conservatorio, sostenuti, spesso, dalle proprie famiglie. Il palco di piazzale Vittorio Veneto – ha concluso – unisce linguaggi e Paesi diversi nel nome della musica: investire in cultura significa, anche, dare una prospettiva all’Europa intera».
Entusiasti della vittoria i membri di questa giovanissima formazione «È successo tutto così in fretta e dobbiamo ancora realizzare a pieno quello che è successo negli ultimi giorni – spiega il batterista Cristian, che ha già le idee chiare riguardo la destinazione della consistente vincita – La chiamata ufficiale di convocazione è arrivata solo qualche ore prima della finale. Ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo deciso subito quali brani avremmo proposto: Marino, Come Mai? e Battisti, i pezzi più accattivanti ed immediati al loro ascolto, scritti da Marco, dal quale è partita l’idea di questo progetto musicale. Quando Peppe Vessicchio ha pronunciato il nostro nome non stavamo più nella pelle. Abbiamo deciso di investire il premio nella produzione e nel lancio del nostro prossimo disco, magari attraverso la realizzazione di un video musicale. Questo successo ripaga gli sforzi di questi anni di lavoro, fatica e determinazione. Non sempre, infatti, i gruppi che come il nostro propongono inediti, hanno la possibilità di esibirsi nei locali e nelle varie manifestazioni, sicuramente il primo posto al Festival è un’importante rivincita».
Il repertorio della band s’inserisce nel filone del raffinato cantautorato di ricerca, con contaminazioni jazz e pop, che sono tra l’altro gli indirizzi di studio nei rispettivi conservatori dei quattro membri della band. Le congratulazioni alla band per il risultato a Frosinone, sono arrivate dai loro docenti del Conservatorio Venezze di Rovigo e da alcuni esponenti della musica leggera italiana, attenti alle iniziative di scoperta dei nuovi talenti nazionali, nella speranza che questo successo sia il definitivo lancio per la carriera di questi giovani musicisti.