ROVIGO – Si è concluso domenica 8 settembre “Rovigo Cello City”, il festival dedicato al violoncello, ideato e diretto da Luigi Puxeddu.
A chiudere una manifestazione che ha visto protagonisti grandi nomi del concertismo internazionale, quali Mario Brunello, Peter Somodari, Giovanni Gnocchi e Francesco Dillon, sono stati, domenica pomeriggio alla Chiesetta del Cristo, i Piccoli Violoncelli di Rovigo Cello City, ensemble formato dai giovanissimi allievi delle classi di Luca Simoncini e Luigi Puxeddu del Conservatorio Venezze, e dai bambini della Scuola Suzuki del Veneto, preparati dai docenti Sara Zalloni, Edvige Forlanelli e Marta Storer, accompagnati al pianoforte da Luigi Bedin e alla batteria da Paolo Andreotti.
È stata una vera emozione vedere tutti questi giovani violoncellisti carichi di contagioso entusiasmo per la musica. L’arrivo del gelato al gusto violoncello offerto dalla gelateria Godot a fine concerto è stato il culmine di un pomeriggio di gioia, all’insegna della musica e delle sue giovani promesse.
Quest’ultimo concerto ha lasciato quindi il testimone ai più piccoli, ai bambini che hanno iniziato da poco lo studio della musica. E l’ultimo appuntamento del festival è stato dedicato invece ai giovani che stanno terminando il loro percorso di studi, e si affacciano nel mondo della professione musicale.
Lunedì 9 settembre è stata infatti un’importante giornata per i giovani violoncellisti che hanno avuto l’opportunità di partecipare ad una simulazione di un’audizione orchestrale. In commissione tre figure d’eccellenza nel panorama musicale italiano: il primo violoncello del Teatro alla Scala Sandro Laffranchini, il primo violoncello del Teatro Comunale di Bologna Francesco Parazzoli ed il primo violoncello del Teatro Comunale di Firenze Patrizio Serino.
La simulazione di audizione ha concluso il ciclo delle masterclass di Rovigo Cello City 2019, che si sono susseguite parallelamente ai concerti, e che hanno coinvolto tanti giovani violoncellisti provenienti da tutt’Italia, accompagnati al pianoforte da Francesco De Poli, prezioso collaboratore del Festival.
Ricordiamo che tutta la rassegna Rovigo Cello City si è svolta grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione del Veneto, Accademia dei Concordi, Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo, Asolo Musica, Rotary Club Rovigo e con il patrocinio del Comune di Rovigo e della Fondazione per lo sviluppo del Polesine in campo letterario, artistico e musicale.