ROVIGO – La presentazione ufficiale della stagione sportiva per tutto lo staff Ufficiali di gara di FIPAV Rovigo è andata in scena la scorsa domenica nel corso del loro primo raduno territoriale, svoltosi nella sala della Pescheria nuova di Rovigo.
Come di consueto, il settore Ufficiali di gara inizia la stagione con la parte di formazione, dedicata alle società (per i nuovi arbitri associati e segnapunti) e agli arbitri. Quest’anno la carne al fuoco è tanta, a cominciare dalla formazione per la compilazione del referto elettronico, che verrà fatta in aula sia a chi è già segnapunti, sia agli arbitri durante il raduno territoriale.
Inoltre, quest’anno verrà fatta una lezione di aggiornamento per gli arbitri associati, che tratterà dell’amministrazione della disciplina, dando quindi il “via libera” anche nei campionati da loro diretti all’utilizzo dei cartellini, come previsto dalle regole di gioco. Questo con il fine di responsabilizzare gli arbitri associati e le società affinché abbiano tutte le conoscenze per dirigere le gare nel modo più completo e corretto possibile, visto che quest’anno più che mai potrebbe esserci bisogno di loro, essendo calati drasticamente i numeri degli arbitri tesserati.
Gli arbitri effettivamente disponibili per questa stagione sono quindici, in calo di dieci unità rispetto allo scorso anno. Ospite del giorno è stato Marco Pernpruner, del comitato territoriale di Verona, che a soli 25 anni è nel gruppo dei più promettenti arbitri di serie B e che l’anno scorso è stato coinvolto nel progetto Club Italia, rivolto a migliorare e incentivare proprio questi giovani arbitri e dare una spinta ancora maggiore alla loro possibilità di fare carriera. Presentato inoltre il referto elettronico, con una simulazione pratica per verificarne il funzionamento sul campo.
Il nuovo corso per arbitri indoor partirà giovedì 10 ottobre e si svilupperà in 15 incontri bisettimanali tra aula e palestra, il lunedì e il giovedì sera. Le porte sono aperte a tutti coloro i quali vogliono provare questa avventura. Gli unici requisiti sono avere un’età compresa tra 16 e 54 anni e tanta voglia di divertirsi e mettersi in gioco. Anche in questa stagione, inoltre, partirà la collaborazione con il MIUR e il liceo scientifico a indirizzo sportivo, per l’organizzazione di incontri di aggiornamento e formazione per i ragazzi che saranno coinvolti nell’arbitraggio delle gare dei campionati sportivi studenteschi. Grazie alla collaborazione con i professori Polliero e Gregnanin si potranno formare intere classi per l’arbitraggio di questa e delle prossime edizioni, con la speranza che questo primo approccio col fischietto metta loro voglia di approfondire la conoscenza delle regole e magari iscriversi negli anni successivi al corso per arbitri.
«I numeri con cui abbiamo a che fare quest’anno sono abbastanza preoccupanti, dato che partiremo con quindici arbitri effettivamente disponibili – ha dichiarato il responsabile territoriale Diego Gardina – il settore tuttavia farà il possibile per riuscire a lavorare al meglio e dare il più possibile qualità al gruppo. Il referto elettronico è stato spiegato approfonditamente e dopo aver fatto anche una simulazione ha ricevuto accoglienza più che positiva, quindi siamo anche noi fiduciosi che diventerà uno strumento utile e innovativo: siamo sicuramente di fronte ad una svolta “epocale” anche nei campionati territoriali. Ho anche visto i ragazzi che hanno partecipato domenica molto motivati e mi auguro che riusciamo a trovare un numero adeguato di partecipanti per partire con un nuovo corso per riuscire a rinforzare il gruppo anche quest’anno. Il lavoro all’orizzonte è tanto, abbiamo già pianificato una cinquantina di incontri da qui a fine gennaio, tra il corso, la formazione alle società e alle scuole, ma ci impegneremo nella buona riuscita di questo lavoro e questa stagione. Da ultimo, ma non meno importante, l’intervento di Marco Pernpruner, che è stato davvero coinvolgente: ha portato la sua esperienza dal campo, come giocatore, ad arbitro che a soli 25 anni è nel gruppo di quelli che si “giocano” la promozione in serie A. Ha parlato della sua esperienza nel Club Italia e ha saputo condividerla in modo divertente. Lo abbiamo molto ringraziato per aver centrato proprio l’idea che avevamo per questo intervento al nostro raduno, ovvero di coinvolgere e invogliare i giovani, senza trascurare i più “maturi” che possono comunque avere soddisfazioni sui campi pur non riuscendo più a fare carriera».