ROVIGO – Un bilancio positivo, dal punto di vista educativo, sociale e culturale. Il Liceo rodigino “Celio – Roccati” ha proposto alla cittadinanza la sua prima rendicontazione sociale, offrendo tutti i parametri per comprenderne il successo, l’operato e le prospettive future.
L’evento, organizzato e gestito interamente dagli studenti e dal personale della scuola grazie al sostegno di Confesercenti e Camera di Commercio, con la collaborazione di Rovigo Fiere e Bovo Garden, si è tenuto nella mattinata di sabato 19 ottobre, nella sala Bisaglia del CenSer, inserito in un’ampia serie di manifestazioni dedicate alle scuole del territorio e, in modo particolare, ai collegamenti con gli enti locali attraverso l’Alternanza Scuola-Lavoro, ora Pcto.
In apertura della mattinata, presentata dagli studenti Sofia Gardellini e Giacomo Giunta e dalla docente Sofia Teresa Bisi, il sindaco Edoardo Gaffeo e il presidente della provincia Ivan Dall’Ara hanno sottolineato «il valore dell’evento con cui il Celio Roccati ha voluto condividere con la cittadinanza il suo lavoro e le sue peculiarità».
La dirigente scolastica Anna Maria Pastorelli ha poi proposto gli elementi più significativi del gruppo di cinque licei che presiede e che includono il liceo più antico e il più giovane della città (Artistico, Classico, Economico Sociale, Linguistico e delle Scienze Umane): «gli ultimi anni – ha detto – sono stati di crescita da un punto di vista numerico, con un tetto di quasi 1000 studenti per un aumento di circa il 10%; per il perfezionamento del sistema qualità, per i risultati delle prove oggettive nazionale, come le Invalsi, i cui esiti sono spesso superiori alla media italiana; per i dati raccolti in portali nazionali, come Eduscopio realizzato dalla Fondazione Agnelli di Torino, che valuta in modo molto positivo i nostri licei per le valutazioni, per il non abbandono degli studi e per la qualità dei risultati universitari: il liceo Classico e quello delle Scienze Umane sono al primo posto tra le scuole dello stesso tipo in un raggio di circa 60 km».
«Gli studi umanistici – ha poi proseguito la dirigente Pastorelli – sono dunque un’ottima scelta per ragazzi e famiglie, che con fiducia scelgono una formazione impegnativa ma solida e orientata verso un futuro di successo. Il Celio Roccati si distingue inoltre per la capacità di accoglienza e valorizzazione delle singole individualità, tanto che sono sempre più frequenti le richieste di ingresso, anche ad anno scolastico iniziato nel primo biennio. Il Celio Roccati, che soffre un po’ la carenza di spazi in attesa dei lavori di sistemazione della sede di via Carducci, ha in cantiere la realizzazione del Museo della scuola, per raccogliere le testimonianze delle prime istituzioni superiori della città, il liceo Celio e la prima scuola Secondaria Femminile».
Due genitori per tutti, Elena Biasin e Mario Ferro, hanno raccontato la loro esperienza al “Celio – Roccati” e spiegato l’importanza di una scuola attenta e inclusiva.
La scuola si distingue inoltre per la rete di collaborazioni che ha stabilito nel territorio, specie per le attività di Alternanza Scuola Lavoro. Lo hanno dimostrato il direttore dell’Archivio di Stato Emanuele Grigolato, Cristina Facco in rappresentanza della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Raffaele Peretto, presidente Cpssae, e Alberto Previato, dirigente di T2i, incubatore certificato di impresa.
Sono stati poi i ragazzi a presentare al pubblico con relazioni, video e filmati, gli elementi più importanti della loro attività e i successi che recentemente hanno ottenuto.
Applausi calorosi per i tre interventi musicali di altrettanti liceali-musicisti: la cantante Luna Masarà, il violoncellista Michele Ballo Bertin e il cantante Giovanni Guarnieri, in arte Giovi.