ROVIGO – Successo al Teatro Sociale per lo spettacolo “Tartini, la morte e il diavolo”, andato in scena venerdì 25 ottobre, dedicato a Giuseppe Tartini: personaggio geniale, misterioso, acclamato violinista, didatta e compositore del primo Settecento.
L’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale, dal conservatorio “F. Venezze” e sostenuta da Fineco Bank, era inserita nell’ampio progetto “Tartini 2020” organizzato per celebrare il 250° anniversario dalla scomparsa del musicista nato a Pirano d’Istria ma vissuto a lungo a Padova.
La serata ha visto per protagonista il “Collegium Musicum Venezze”, con il violinista Federico Guglielmo come maestro di concerto. La vicenda è stata ideata e scritta da Sergio Durante, docente di Filosofia musicale all’università di Padova, tra i massimi conoscitori del compositore e violinista.
Intensa la narrazione di Roberto Citran, talvolta ironica delle fasi salienti della biografia del geniale artista, che lo stesso Durante ha definito “personalità affascinante quanto poco nota, che merita di essere riconosciuta per la sua poliedricità, diviso tra esigenze razionalistiche in ambito didattico, ricerche acustiche ed esplorazioni tanto nell’ambito della musica popolare quanto della metafisica”. Il testo ha permesso al pubblico di avvicinarsi ai lati più caratteristici di Tartini: il suo carattere irruento, la sua decisione di ribellarsi alla famiglia e al sistema di valori attorno a lui, il suo talento, la fervida creatività, gli studi appassionati in diversi ambiti e la sua apertura globale da meritare l’appellativo “Maestro delle nazioni”.
Le parole si sono alternate alla musica scelta con sapienza dal repertorio dell’autore che a lungo visse e lavorò all’interno della Basilica di Sant’Antonio a Padova.
Eccellenti gli interpreti del “Collegium Musicum Venezze” composto da: Claudia Lapolla, Dario Palmisano, Michele Saracino, Elisa Spremulli, Silvia Valletta (violini); Francesca Milani, Stefania Bottin (viole); Luigi Puxeddu, Edoardo Francescon (violoncelli); Ubaldo Fioravanti (contrabbasso); Roberto Loreggian (cembalo).
Nel complesso una serata perfettamente riuscita, che ha consentito di conoscere una figura davvero interessante e moderna, quella di Giuseppe Tartini, e che il pubblico, con i suoi calorosi applausi, ha dimostrato ampiamente di aver apprezzato.