ROVIGO – È ormai un appuntamento irrinunciabile che non smette di piacere, interessare e divertire al tempo stesso. È stata un vero successo la quinta edizione della “Notte nazionale del liceo classico”, organizzata e promossa dal liceo classico Celio Roccati di Rovigo e proposta alla città lo scorso 17 gennaio dalle 18 alle 24, per la prima volta nella sala Bisaglia del CenSer. In apertura di manifestazione il numeroso pubblico in sala ha ascoltato i saluti della Dirigente Anna Maria Pastorelli, del sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo e della rappresentante dell’Ufficio scolastico di Rovigo Valeria Vettorato, orgogliosi dell’evento e concordi nel sottolineare il valore degli studi classici non come bagaglio di nozioni ma piuttosto come base di pensiero critico, di consapevolezza dell’oggi, di cittadinanza attiva, di logica e riflessione.
Dopo i ringraziamenti, le tensioni, le prove, l’emozione, finalmente le luci si sono spente e il palco è rimasto libero solo per i ragazzi, che hanno completamente gestito la riuscitissima serata. Un plauso particolare ai due presentatori Edoardo Carricato e Giacomo Zaccardi che hanno presentato, spiegato, fatto qualche battuta sui momenti di emozione e sulle piccole pause durante l’avvicendarsi delle proposte. Hanno dunque creato un clima positivo, creativo, spontaneo, che non poteva che conquistare i presenti fino a tarda sera.
Quest’anno il filo rosso che ha unito idealmente diversi interventi è stato l’amore: cercato, voluto, tradito. Così quasi per incanto i famosi personaggi dell’antichità e della letteratura sono ritornati in scena e hanno condotto i presenti in un viaggio nel più antico e forte sentimento che accomuna tutti gli uomini e le donne, giovani e meno giovani. Un viaggio nei sentimenti per conoscere meglio se stessi e che ha avuto nella tematica del labirinto il suo completamento conoscitivo. Il labirinto è stato visto come specchio delle difficoltà della vita, dei momenti tristi e difficili ma da dove, con l’aiuto di Arianna, si può uscire, come ha fatto Teseo, usando il filo della consapevolezza, della cultura, dello spirito critico. Non poteva mancare un approfondimento sul potere, sull’impegno del cittadino per la città, sulle modalità di questo servizio che porta anche a forti contrapposizioni di visioni e soluzioni di problemi per il bene comune. Una riflessione che gli studenti hanno approfondito per capire l’importanza di diventare ed essere cittadini consapevoli dell’oggi.
Non meno importante è stata l’apertura della serata avvenuta contemporaneamente nei 436 licei classici d’Italia con la lettura di un testo di Teofrasto sull’importanza del rispetto per l’ambiente e la chiusura della Notte con Eschilo e la lettura dell’incipit della famosa tragedia “Agamennone”.
Un filo di nostalgia, richiamata durante la serata nel recitato Addio ai Monti di Manzoni, è apparso negli occhi e negli sguardi degli studenti di quinta consapevoli che sarebbe stato l’ultima volta di questa straordinaria esperienza culturale.
Un grazie particolare alla Dirigente che da sempre ha condiviso e sostenuto l’iniziativa, agli insegnanti che hanno coordinato il lavoro degli studenti, al corpo docente nel suo complesso che è stato disponibile a offrire spazi per le prove durante le loro ore di lezioni o seguire l’aspetto organizzativo, ai collaboratori scolastici e ai tecnici.
Il lavoro di squadra si è rivelato vincente e già si può pensare all’edizione 2021!