ROVIGO – «L’epidemia cinese è il segno più evidente dello sviluppo azzoppato della Cina di Xi Jinping, in cui la verità è taciuta e persino le statistiche sono manipolate al fine di servire il sogno megalomane del presidente». Così ha parlato padre Bernardo Cervellera, missionario del Pime e direttore di Asia News, l’unica agenzia di ispirazione cristiana specializzata sull’Asia e seguita ogni giorno da milioni di Cinesi, ospite della Famiglia Missionaria della Redenzione, domenica 26 gennaio presso la sala polivalente della parrocchia di San Bortolomeo a Rovigo.
«La presenza di contagio da Coronavirus era stata denunciata da alcuni giornalisti il primo giorno dell’anno – ha raccontato padre Bernardo – ma quei giornalisti sono stati prontamente accusati di divulgare delle fake news e imprigionati. A distanza di quasi un mese sono ancora in prigione. Così – ha continuato il missionario – agisce il governo cinese nei confronti di chi denuncia, di chi cerca la verità, di chi protesta. Poche settimane sono servite per smentire tragicamente le aspettative ottimiste del presidente e mostrare al mondo la fragilità della Cina, di un sistema sanitario al collasso, dell’incapacità di fare prevenzione. È l’ennesimo colpo ad un sistema che nel 2019, a 70 anni dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese, è stato ferito più volte: dalla guerra dei dazi con gli Stati Uniti d’America, dal 7 mesi di proteste ad Hong Kong, dalle elezioni politiche a Taiwan che hanno assegnato la vittoria al partito oppositore della Cina e dall’indebolimento continuo del partito comunista che vede crescere il numero di coloro che sentono impellente la necessità di alcune fondamentali riforme».
Per padre Bernardo Cervellera che a Pechino ha vissuto molti anni ed ha insegnato all’università di Beida, la speranza per la Cina è rappresentata dalle dimissioni di Xi JinPing o dalla fine del suo governo, per lasciare spazio ai riformisti e rendere possibile ciò che da tempo il paese chiede: una maggiore giustizia sociale, il riconoscimento delle autonomie, delle libertà individuali, della libertà di informazione, la privatizzazione dell’industria.
Padre Bernardo ha raccontato del ruolo importante delle comunità cristiane, più spesso costrette a muoversi di nascosto o a convivere sotto il grande occhio del governo. «Queste comunità, i loro vescovi, sacerdoti o missionari hanno il merito di aver smontato, insieme alle altre religioni presenti in Cina, l’assoluta fiducia nel materialismo. Hanno mostrato una via di felicità possibile alternativa al mercato ed al consumo: è la via che restituisce all’individuo la sua dignità di essere umano, oltre il suo potenziale economico, è la via che permette ad ognuno di sentirsi pienamente amato e riconosciuto per ciò che è. È la domanda di spiritualità che in numero sempre crescente sta invadendo le strade dell’impero cinese, coinvolgendo persone di ogni estrazione e cultura anche all’interno del Partito Comunista. È da questa domanda – ha concluso – che lo straordinario popolo cinese troverà la forza di riemergere».
Il 15 marzo prossimo ospite della famiglia missionaria della Redenzione di Rovigo sarà padre Filippo Ivardi, direttore di Nigrizia.