ROVIGO – Il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, è in visita istituzionale a Rovigo.
Il Ministro è stato ricevuto venerdì mattina a palazzo Nodari, dal sindaco Edoardo Gaffeo, affiancato dalla presidente del Consiglio Comunale Nadia Romeo.
«Siamo felici di avere la possibilità di interloquire in maniera diretta con il Ministro – ha detto il sindaco – avremo l’opportunità nei prossimi mesi, di fare insieme un lavoro proficuo per riuscire a risolvere alcuni dei nodi principali che riguardano la nostra città».
Tra le varie cose il Ministro Boccia ha manifestato la volontà di chiedere, attraverso il Ministero alle Infrastrutture, un incontro con l’Anas e il sindaco Gaffeo per mettere a fuoco le questioni riguardanti la viabilità che ancora penalizza il territorio.
Prima di congedarsi il Ministro ha lasciato una dedica sul Libro d’Onore di palazzo Nodari. «A Rovigo, città laboriosa sempre accogliente e pezzo di storia di un Veneto da sempre esempio di laboriosità e autonomia di chi crede nell’unità nazionale. Grazie per quello che fate ogni giorno per il Paese».
Durante la conferenza stampa svoltasi al termine dell’incontro, Francesco Boccia, a chi gli chiedeva un parere sui conflitti di queste ore tra le forze politiche della maggioranza sulla prescrizione, ha dichiarato: «Il Paese è stufo dei protagonisti del conflitto permanente, delle polemiche per strappare un titolo, della politica degli slogan con tweet nemici del merito. Tocca ancora una volta al Partito Democratico essere per strada a raccogliere i problemi ad ascoltare e lavorare. Oggi qui a Rovigo, il confronto con il sindaco Edoardo Gaffeo, la presidente del consiglio comunale, Nadia Romeo, e i consiglieri e assessori presenti è stato proficuo e improntato sul merito di vicende che incidono sulla vita dei rodigini e dell’intero Polesine. Qui servono risposte immediate sui servizi della giustizia tra tribunale e carcere, sulle infrastrutture da Anas, servono risposte dal governo sulla logistica e sul potenziamento dei servizi alla persona e alle imprese che riguardano sicuramente il ruolo dello Stato ma anche le sue articolazioni sul territorio, Regione e comune compresi. Le polemiche romane e i conflitti li evitiamo a prescindere, noi del PD siamo disinteressati».
«Lo Stato – ha proseguito il ministro Boccia – ha il dovere di trasmettere attraverso le proprie istituzioni sempre fiducia e trasparenza. Stato, Regioni e Comuni devono parlare la stessa lingua, quella dell’interesse collettivo. Su autonomia, giustizia, lavoro e ambiente, che rappresentano le colonne portanti del Paese che vogliamo far ripartire, non possono pensare gli altri partiti che tutto si poggi sempre e solo sulle spalle del PD. Spalle anche forti e robuste, ma c’è bisogno dell’aiuto e della responsabilità di tutti».