ROVIGO – CPSSAE, Istituto “E. De Amicis” e Comune di Rovigo stanno mettendo a punto un progetto sulle origini del Castello e della comunità abitativa di Rovigo. L’iniziativa, denominata “Rovigo 920-2020. Una storia lunga 1100 anni”, ha l’obiettivo di approfondire i temi dello sviluppo urbano della città in rapporto all’antica configurazione ambientale e alla nascita dei primi nuclei di insediamenti rurali nell’ottica della creazione di un itinerario medievale. Il tutto in questo importante anniversario.
Un documento del maggio 920, come spiega Raffaele Peretto presidente del CPSSAE attesta che Papa Giovanni X concedeva al vescovo di Adria , Paolo, la giurisdizione su diverse aeree del Polesine e alcune importanti esenzioni con la finalità di costruire una struttura fortificata, primo nucleo del Castello di Rovigo, dal quale prese origine il centro storico della città. L’autenticità del documento è ormai riconosciuta anche in base a quanto emerso da indagini stratigrafiche condotte nell’area del Castello che attestano un primo insediamento, cronologicamente compatibile con la data del citato documento.
Oltre a quanto si sta predisponendo in ambito scolastico, l’idea è di coinvolgere organismi pubblici e privati per promuovere eventi, affinché la ricorrenza sia vissuta dai rodigini e dai polesani in senso ampio, nella prospettiva di una riqualificazione culturale, sia per quanto riguarda una appropriata coscienza identitaria, sia e soprattutto per una visione più veritiera e positiva della storia locale, rispetto alla radicata percezione di un passato caratterizzato da marginalità, da povertà culturale, da precarietà ambientale, da mancanza di sviluppo economico.
Il programma prevede: un concorso di idee rivolto agli istituti scolastici locali per la creazione di un logo, con l’organizzazione di specifiche attività didattiche e di alternanza scuola-lavoro; un convegno per fare il punto sulle conoscenze attuali del Polesine medioevale e del ruolo di primo piano svolto da Rovigo; l’iniziativa “gli aperitivi alcolici”, momenti di divulgazione pubblica da parte di esperti in locali del centro storico negli orari pre serali; la proiezione di un filmato con tecniche innovative ed effetti immersivi nell’area del castello sulle pareti della mura e delle torri, per raccontare in maniera coinvolgente la storia della città; serate a tema con l’enogastronomia del territorio presso sedi culturali prestigiose, con l’intervento di personaggi della cultura e dello spettacolo.
Le zone coinvolte dai vari eventi, attualmente individuate sono; Castello, Museo dei Grandi Fiumi e Accademia dei Concordi.
Si tratta di un progetto ampio e ambizioso, sul quale i vari soggetti interessati stanno lavorando e che dovrà sfociare in un vero e proprio accordo formale.
Nel frattempo enti pubblici e privati che fossero interessati, sono invitati a farsi avanti.