Castelmassa (RO) – In una società dove il cibo è venerato, fotografato, impiattato, ma anche odiato, vomitato, vituperato “Tra ville e giardini 25 anni” propone uno spettacolo teatrale che affronta la tematica dei disturbi alimentari con leggerezza ed intelligenza. Va in scena domenica 11 agosto, alle 21 e trenta, nella loggia del Teatro Cotogni di Castelmassa (piazza Vittorio Veneto), lo spettacolo “Fame mia – quasi una biografia”, scritto ed interpretato dall’attrice di origini padovane Annagaia Marchioro, in collaborazione con Gabriele Scotti. Allestimento scenico di Maria Spazzi; costumi di Erika Carretta; regia di Serena Sinigaglia; una produzione Brugole & Co.
Biglietto unico di 10 euro, ridotto a 8 per under 18 e over 65. Prevendita su www.diyticket.it. Biglietteria in loco, aperta dalle ore 20. I biglietti di tutte le date di “Tra ville e giardini 25 anni”, sono acquistabili, senza sovrapprezzo, durante le aperture della biglietteria nei vari spettacoli.
“Fame mia – quasi una biografia” è liberamente ispirato al libro “Biografia della fame” di Amelie Nothomb (Voland edizioni), ma è ambientato a Venezia e, nell’alternanza linguistica di italiano e dialetto, diviene una storia profondamente italiana. D’altra parte l’Italia è la patria del cibo. Vincitore del premio “L’Alba che verrà” 2016 e del Premio “Giovani realtà del teatro” 2015 dell’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, “Famia mia” è uno spettacolo comico e poetico, che racconta la storia di una donna che ha tanta fame, così tanta fame, da smettere di mangiare. È una storia di disturbi alimentari, ma non parla di disturbi alimentari. Mangi e smetti di mangiare perché vuoi sbranare la vita, perché non accetti il compromesso, perché brami l’assoluto. La leggerezza, l’ironia, la levità con cui ogni disgrazia è affrontata sono la chiave di accesso di questo testo. Senza mai prendersi troppo sul serio, senza enfasi e alcuna retorica, con la semplicità e la schiettezza dei migliori racconti biografici.
Tra Ville e Giardini è un evento della Provincia di Rovigo, con l’organizzazione di Ente Rovigo Festival, il contributo di Regione Veneto RetEventi e Fondazione Cariparo, in partnership con i comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canaro, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Corbola, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Lendinara, Polesella, Porto Tolle, Rovigo, San Bellino.
Ideazione, progettazione e direzione artistica di Claudio Ronda.