Lendinara (RO) – Un grande appello al rispetto delle regole della convivenza civile, quelle che consentono alle persone di preservarsi dalla pandemia e quelle, altissime, che permettono alle comunità di continuare ad esistere. Il richiamo potente alla legalità è il messaggio che arriva da Lendinara, in occasione dello spettacolo “Facce d’angelo”, costruito attorno al personaggio di Felice Maniero, messo in scena lo scorso venerdì 23 ottobre dal Gruppo teatrale della scuola media Alberto Mario, per la rassegna “Il Teatro siete voi”.
L’amministrazione di Lendinara, la “città ospitale” fedele al suo titolo, ha dedicato un’intera giornata alla formazione civica dei ragazzi: prima incontrando “Libera associazione contro le mafie”; e poi con la partnership nel progetto “Il Teatro siete voi”, che ha permesso alla scuola media di avere a disposizione il palco del Teatro comunale Ballarin, per restituire alla comunità un anno di laboratorio teatrale sulla legalità e l’impronta mafiosa. Un lavoro portato a termine con determinazione, nonostante il lockdown pandemico dello scorso inverno, sotto la guida dell’operatore teatrale Emilio Milani e degli insegnanti coordinati da Chiara Nezzo.
«Se c’è un dato che abbiamo capito, in questi sei mesi che hanno rallentato la nostra vita – ha detto il sindaco di Lendinara Luigi Viaro – è che senza l’Altro, non ce la facciamo a superare le difficoltà». La comunità e la sua coesione nel rispetto delle regole, che isola e denuncia l’illegalità, è la vera prevenzione contro ogni tipo di disordine. «Ci sono regole grandi – ha continuato il sindaco – che attengono al rispetto della vita e della salute degli altri; e ci sono regole minori, che però, se non si rispettano s’infrange la comunità stessa. Questo è un momento in cui la comunità ha bisogno di rispettare le regole anche più del solito. La formazione dei giovani sulle regole è irrinunciabile per un’amministrazione».
Formazione alla cittadinanza attraverso il teatro educazione, nel caso specifico, che offre ai ragazzi un bagaglio personale ed emotivo che li spingerà ad essere cittadini consapevoli. Questo in sintesi l’intervento di Irene Lissandrin, project manager e direttore artistico de “Il teatro siete voi” per l’associazione ViviRovigo, che ha ricordato il nucleo del progetto: una rassegna che offre spettacoli di qualità per un teatro fruito, ma anche spettacoli delle scuole per un teatro vissuto.
Fra gli altri interventi: Laura Negri presidente del Rotary club Badia Lendinara, sostenitore de “Il teatro siete voi”, che ha ricordato il nuovo bando di concorso 2020-2021 per studenti su “Emergenza sanitaria ed economica”; ed una commossa preside Laura Riviello che ha dichiarato: «La scuola è presidio di legalità. La scuola non si ferma».
Lo spettacolo “Facce d’angelo” è andato in scena in prima assoluta, con due rappresentazioni e qualche riassetto dell’ultimo minuto per rispettare il distanziamento tra i giovani attori, a dimostrare come il teatro paradossalmente non si stacchi mai dall’educazione alla realtà. Sul palco si sono succeduti, con vario tipo di performance, gli studenti di tutte le classi. Tra dialoghi flash, video racconti didascalici e coreografie sulle note di brani cult dal testo chiarificatore (Master of puppets dei Metallica e I want to break free dei Queen, soprattutto) lo spettacolo ha raccontato come “l’indifferenza è il peso morto della storia”, citando Antonio Gramsci. Chi vede e non dice, chi vede e si lascia affascinare dalle ville e dalle macchine di lusso o da quel sorriso mefistofelico, per il quale Felice Maniero era chiamato “Faccia d’angelo”, appellativo che dà il titolo alla performance. Chi non muove la sua coscienza civica è connivente e contribuisce a costruire il cerchio magico dell’operare mafioso, nutrito dall’omertà. Così un piccolo Felice Maniero, iperprotetto dalla madre, affascinato dalle armi dello zio Renato, ammirato dal gruppo degli amici, cresce con l’obiettivo di diventare un imprenditore sovrano, protettore, sopra la legge. Mafioso. Ma non è la sua escalation di reati ciò che conta, ma il contesto sociale che lo ha permesso. Una grande lezione di educazione alla legalità, senza retorica, come solo il teatro sa realizzare.
“Il Teatro siete voi” è un progetto di Irene Lissandrin per ViviRovigo Aps, sostenuto da Fondazione Cariparo (bando Eventi Culturali), da Regione del Veneto (programmazione 2020) e da Fondazione Banca del Monte di Rovigo, organizzato in collaborazione e partnership con Arteven e col Mibact; gode del patrocinio della Provincia di Rovigo e della Commissione Pari Opportunità del Comune di Rovigo; realizzato in partnership con i Comuni di Badia Polesine, Corbola, Costa di Rovigo, Fiesso Umbertiano, Lendinara, Porto Viro, Porto Tolle, Rovigo, San Martino di Venezze, Taglio di Po, Villanova del Ghebbo.
Ringraziamenti agli sponsor Asm Set, Baccaglini auto, Rotary club Badia-Lendinara-Altopolesine, Rotary club Porto Viro-Delta del Po, Emporio Borsari, Sabrina Silvestrini Fideuram banker, Ottica Toffoli, RovigoBanca, Farmacia Tre Colombine delle dott.sse Zanetti, Avis Lendinara, Avis Villanova del Ghebbo, Le perle del Polesine
Grazie per la collaborazione a Il Circolo di Rovigo, Associazione Pettirosso e Protezione Civile di Villanova del Ghebbo.