Occhiobello (RO) – Distribuzione porta a porta per tutti i nuclei familiari. La Protezione civile ha ricevuto una prima parte della fornitura di mascherine messe a disposizione della Regione Veneto che dovranno essere imbustate dai volontari, a seconda dei componenti per ciascun nucleo (una mascherina per abitante), prima della consegna. La Protezione civile comunicherà il giorno di inizio e le fasce orarie della distribuzione che avverrà per lotti mano a mano che arriveranno dalla Regione le forniture successive di mascherine e interesserà tutte le famiglie del territorio. Le modalità con le quali avverrà il secondo passaggio saranno comunicate successivamente.
La Protezione civile, quindi, consegnerà il materiale a domicilio senza alcun contatto con le persone, ma accertandosi che i cittadini siano in casa e ritirino le mascherine. A chi non fosse presente alla consegna, il materiale sarà portato in un secondo momento.
«Il nostro servizio – spiega il presidente della Protezione civile Stefano Bianchini – si svolgerà per i cittadini di Occhiobello e Stienta, e la distribuzione inizierà non prima della fine di questa settimana. Si tratta di una mole di lavoro che richiederà la presenza di decine di volontari e tempi lunghi vista la necessità di coprire il territorio in modo così capillare. Chiediamo la collaborazione dei residenti per verificare che i nominativi sulle cassette della posta siano ben visibili e per farsi trovare a casa nelle fasce orarie che indicheremo in modo da evitare un secondo giro».
Come comunicato dalla Regione Veneto: «Si tratta di una mascherina dall’aspetto inedito, realizzata con un ‘tessuto non tessuto’, consistente, morbida, resistente all’umidità, a elevata capacità di barriera, facile da indossare anche per gli anziani, utilissima per la protezione delle persone (circa l’80% del totale) nell’ambito della vita quotidiana».
Le mascherine, inoltre, sempre come comunicato dalla Regione, «non sono da considerare presidi medici, mirano ad assicurare maggiore protezione in caso di uscita dalla propria abitazione, fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza minima di un metro tra le persone, sono strettamente personali, non sono lavabili e non è in alcun modo consentito un utilizzo promiscuo, neanche tra i componenti dello stesso nucleo familiare».