Trecenta (RO) – Vedere con occhi nuovi ciò che in realtà ci appartiene da sempre, vivere un’emozione di fronte al dettaglio di un paesaggio: questo e molto altro può il cinema. Ora lo sanno gli oltre 600 che la sera di lunedì 26 agosto hanno affollato la piazza Guglielmo Marconi a Trecenta per l’ultimo appuntamento dell’evento Cinemadamare, la più grande rassegna al mondo di cortometraggi.
Sul grande schermo dalle 21 alle 2 di notte sono stati proiettati i corti realizzati a Trecenta e nei Comuni dell’Altopolesine dagli 80 giovani cineasti che per un’intera settimana hanno letteralmente invaso la città. «Una ventata d’aria fresca – ha dichiarato il sindaco Antonio Laruccia ad apertura della serata – che ha permesso a Trecenta di guardare oltre i propri piccoli confini, di aprirsi al mondo e scoprirsi accogliente».
«È questo che riesce sempre a fare Cinemadamare – ha ribadito Franco Rina, direttore della kermesse alla sua 17esima edizione – ci mette di fronte ad uno specchio, dentro cui possiamo ritrovarci e riconoscerci. Un piccolo scossone emotivo, dal forte impatto. Dentro questi film c’è Trecenta, il suo paesaggio, il sorriso, la semplicità e la generosità della sua gente».
Nel ringraziare quanti si sono adoperati per supportare per la buona riuscita dell’evento, Rina e Laruccia hanno voluto citare i volontari dell’associazione Qui Sport che con il loro presidente Massimiliano Pivetti hanno dato supporto logistico ed organizzativo giorno e notte in modo impeccabile. Un grazie è andato anche al presidente del Noi, Nicola Bozzolan ed ai suoi volontari per la disponibilità e la generosa tavola imbandita e offerta ai ragazzi domenica a pranzo che ha contribuito a creare un clima familiare come raramente accade. E a quelli dell’Aido che con Camillo Mischiari in prima linea si sono adoperati in vario modo.
«Il ricordo di Trecenta che portiamo nelle nostre prossime tappe in giro per l’Italia e poi nelle nostre case, un po’ in tutto il mondo – ha aggiunto Francesca, coordinatrice di Cinemadamare – è di un luogo bello e accogliente, dove torneremmo volentieri anche l’anno prossimo».
Scorrono le immagini di Trecenta, dei suoi gorghi, delle belle corti rurali che punteggiano la sua campagna, del Palazzon…ma anche di Salara, di Melara, Castelmassa, del gigante che le attraversa, il fiume Po, di Giacciano con Baruchella, Gaiba, San Bellino… dei campi coltivati e dei suoi frutti, dell’uva pronta per essere raccolta, di qualche vecchio attrezzo che ci ricorda com’eravamo. A raccontare dei luoghi è sempre la gente del posto. Ha gli occhi accesi di passione!
Nella prima parte della serata, ad applaudire i filmati (non in gara), tra gli spettatori: anche molti sindaci ed amministratori del Polesine, l’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, l’ex sottosegretario Luca Bellotti; Tutti a Trecenta uniti dal comune sentimento di appartenenza al Polesine, risvegliato nel cuore da Cinemadamare.
Solo a tarda notte, ha preso forma la competizione tra i migliori film realizzati in loco. Una ventina i cortometraggi in gara. A votare una giuria internazionale di esperti . La fase della competizione è un momento fondamentale delle tappe di Cinemadamare e chiude per i cineasti in formazione la settimana di lavoro. I film più votati nel corso dei tre mesi di viaggio saranno infatti presentati al Festival del Cinema di Roma.
Il verdetto della tappa trecentana assegna il titolo di miglior film a “The gun shot” di Viktor Ivanov dalla Bulgaria. Va invece all’italiana Sofia Zobina il titolo di miglior attrice sempre in “The gun shot”. La miglior produzione è di Hanna Van de Bulck del Belgio con il film “Together” . Il miglior testo è astato assegnato per il film “The gun shot” alla triade Viktor Ivanov dalla Bulgaria, Indrit Ferati del Kosovo e Xin Lo dalla Cina. La migliore produzione è dell’italiana Asia Calzà sempre di “The gun shot”. Ed il premio per il miglior montaggio è stato assegnato al Cileno Matias Adonis, autore di “JPS”.
Tra gli applausi, Trecenta spegne le luci su Cinemadamare, ma forse, solo in attesa della prossima edizione.