Adria (RO) – Venerdì 4 aprile alle ore 21.00 nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo si terrà il Concerto di Pasqua con I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella e la partecipazione del soprano Aida Pascu. L’evento, realizzato con il contributo della Fondazione Cariparo, celebra la Pasqua intrecciando al concetto di rinascita e resurrezione la bellezza della musica senza tempo.
Dopo il grande successo del Concerto di Natale 2024, che ha visto la Cattedrale gremita, tornano ad Adria I Solisti Veneti assieme al soprano Aida Pascu. Giovane ma già acclamata in tutta Europa, è vincitrice di numerosi premi internazionali e ha calcato importanti palcoscenici come l’Opéra Grand Avignon, il Jerusalem Theatre, l’Opera Nazionale di Bucarest, l’Opera Nazionale di Sofia. Recentemente ha interpretato Elcia nel Mosé in Egitto di Rossini, nei Teatri di Modena, Piacenza, Reggio Emilia, e Mimi ne La Bohème di Puccini alla Deutsche Oper di Berlino e al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Accanto a lei, il primo violino dell’Orchestra Lucio Degani, tra i più apprezzati solisti a livello mondiale e protagonista dell’esecuzione vivaldiana.
Il programma del concerto propone un viaggio musicale attraverso epoche e sensibilità diverse, aprendo con la Sinfonia in la maggiore JC-62 di Giovanni Battista Sammartini, compositore milanese del XVIII secolo considerato uno dei padri della sinfonia classica. La sua scrittura, caratterizzata da eleganza e chiarezza formale, anticipa lo stile della scuola viennese, con melodie luminose e una struttura orchestrale perfettamente calibrata.
A seguire, il pubblico potrà ascoltare il Concerto in si bemolle maggiore RV 583 di Antonio Vivaldi, un’opera di grande impatto emotivo, per violino discordato, orchestra in due cori e basso continuo. La pratica del “violino discordato”, ovvero l’accordatura dello strumento in modo diverso dalla norma, conferisce al concerto una sonorità particolare e suggestiva, esaltando le tinte timbriche e creando un effetto di straordinaria espressività. La struttura del brano alterna passaggi virtuosistici a momenti di intensa cantabilità, ponendo il solista in dialogo continuo con l’orchestra, in un intreccio di melodie che esaltano il carattere innovativo del compositore veneziano. Caratteristica di questa composizione è l’uso dell’orchestra divisa in due “cori”, cioè destra e sinistra, in modo da creare un effetto stereofonico decisamente innovativo e avvolgente.
Il momento centrale del concerto sarà l’esecuzione dello “Stabat Mater” di Luigi Boccherini nella prima versione del 1781 per soprano e archi. Quest’opera, ispirata al celebre testo di Jacopone da Todi, è una delle pagine più intense e struggenti della produzione sacra settecentesca. Boccherini, noto per la sua straordinaria capacità melodica e per la raffinatezza della scrittura cameristica, conferisce al brano un lirismo profondo, con linee vocali di rara espressività che si intrecciano delicatamente con la trama strumentale. La sequenza dei versetti offre una gamma di atmosfere che vanno dalla dolce malinconia alla solennità, passando per momenti di intenso pathos, esaltando il senso di dolore e contemplazione del testo liturgico. Il gioco delle dinamiche, le modulazioni raffinate e l’equilibrio tra voce e strumenti creano un affresco musicale di grande profondità emotiva, che culmina nell’Amen finale, dove la tensione si scioglie per una conclusione di serenità e bellezza.
Luigi Boccherini è stato un compositore di grande rilievo per lo sviluppo della musica strumentale del Settecento, noto per la sua vasta produzione di quartetti e quintetti. Il suo Stabat Mater del 1781 per soprano e archi, eseguito in questa serata, è una delle sue opere più toccanti, caratterizzata da un lirismo profondo e da una scrittura musicale raffinata. La melodia espressiva e l’uso sapiente della dinamica trasmettono con grande intensità il dolore e la devozione del testo sacro.
Fondati nel 1959 da Claudio Scimone, I Solisti Veneti si sono affermati come una delle orchestre da camera più celebri al mondo, ambasciatori della tradizione musicale italiana. Grazie alla loro impeccabile esecuzione hanno riportato alla luce capolavori del repertorio barocco e classico, con un’attenzione particolare per Vivaldi. Sotto la guida di Giuliano Carella, il loro impegno continua nel valorizzare il repertorio storico con interpretazioni vibranti e filologicamente accurate. In questo concerto, il loro talento darà nuova vita alle opere di Sammartini, Vivaldi e Boccherini, offrendo al pubblico un’esperienza musicale intensa e suggestiva, perfettamente in sintonia con lo spirito della Pasqua.
