Adria (RO) – Arriveranno 500.000 euro di fondi statali per mettere in sicurezza la vecchia torre dell’acquedotto di via Angeli, un bene culturale da tutelare. Il Ministero della Cultura ha assegnato alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza 500.000 euro per la messa in sicurezza della vecchia torre dell’acquedotto.
Collocata all’interno del parco del Museo Archeologico Nazionale , la torre piezometrica di proprietà Comunale, risalente al marzo 1912, dismessa come impianto idrico attorno agli anni 70, è stata dichiarata nel 2019 di interesse culturale, ai sensi degli artt.10 e 12 del D.Lgs.42/2004.
Un iter iniziato nel 2018 con la Giunta Barbierato, che a seguito del provvedimento di interesse culturale, in sinergia con la Direzione Regionale Musei del Veneto e la Soprintendenza di Verona, attraverso gli uffici comunali ha inoltrato una richiesta al Ministero della Cultura per ottenere finanziamenti pubblici finalizzati alla realizzazione del progetto di restauro e di riqualificazione della torre, con lo scopo di valorizzare quest’opera come patrimonio monumentale del comune di Adria.
È attualmente in via di definizione l’accordo di programma tra il Comune di Adria e la Soprintendenza di Verona al fine di procedere all’aggiudicazione dei lavori per la messa in sicurezza della torre dell’acquedotto. «Secondo la procedura prevista dalla normativa vigente, dovremo avviare gli interventi necessari alla torre piezometrica, nel giro di una decina di mesi – rende noto il Sindaco Omar Barbierato – Un lavoro che stiamo portando avanti con il Soprintendente ABAP di Verona, Rovigo e Vicenza, Vincenzo Tiné, il nostro Dirigente Andrea Portieri, la Direttrice del Museo Archeologico di Adria Alberta Facchi e l’architetto Giulia Campanini della Soprintendenza».
«Oltre a recuperare la torre dal punto di vista architettonico – aggiunge l’assessore al turismo Andrea Micheletti – abbiamo in mente, in sinergia con il Museo, una riqualificazione della torre in chiave attrattivo turistica».
«Per ridare valore ad un manufatto di così grande interesse e di notevoli potenzialità in un’ottica turistico/culturale è indispensabile che le articolazioni periferiche del Ministero della Cultura, la Soprintendenza e il Museo di Adria, lavorino in stretta sinergia con le amministrazioni locali – aggiunge il Soprintendente Vincenzo Tiné – perché solo con una piena sinergia di intenti e una progettualità condivisa sarà possibile ottenere risultati di grande qualità e nuove prospettive di fruizione della torre».