ROVIGO – Affitti raddoppiati o triplicati per gli inquilini Ater che si trovano ad affrontare una situazione, in alcuni casi, davvero disperata.
Dal 1° luglio sono entrati in vigore i nuovi canoni per gli inquilini di edilizia residenziale pubblica ed anche il Comune di Rovigo ha dovuto, in applicazione della nuova Legge Regionale n. 39/2017, adeguare i canoni dei 51 alloggi attualmente assegnati.
L’aumento medio complessivo dei nuovi canoni per i 51 assegnatari di alloggio ERP si aggira all’incirca sul 60%, con alcuni nuclei familiari che si sono visti recapitare un aumento da luglio, pari anche al 300/400% rispetto a quanto versato fino a giugno 2019.
«È una situazione davvero preoccupante – spiega l’assessore ai Servizi sociali Mirella Zambello – in questi giorni sto ricevendo diverse persone inquiline degli alloggi Ater. Tutti molto preoccupati. Si tratta di persone anziane, tante con la pensione minima, che si trovano in grande difficoltà nell’affrontare un aumento dell’affitto cosi considerevole. Il pericolo è che si creino delle nuove condizioni di povertà. Preoccupazione che aumenta con la previsione del rischio sfratto per morosità. C’è davvero di che non dormire la notte, tra l’altro le più colpite sono persone di una certa età che dovrebbero vivere tranquille senza apprensioni. Ci siamo pertanto, assunti l’impegno di agire verso l’Ater e la Regione, per congelare questa riforma».
Entrando nel dettaglio, la riforma, che ha introdotto nuovi criteri per la gestione equa e sostenibile del patrimonio degli alloggi Erp del Veneto, prevede due specifiche novità: agli assegnatari degli alloggi Erp si chiede di documentare la propria situazione reddituale e patrimoniale dimostrando di avere un Isee-Erp non superiore ai 20 mila euro e di non avere altri alloggi in usufrutto o proprietà; la seconda prevede che i contratti di locazione diventino di durata quinquennale, rinnovabile, e l’importo del canone è parametrato di anno in anno alla capacità economica dell’inquilino, da un minimo di 40 euro al mese fino al valore del canone di mercato in base alle quotazioni OMI (Osservatorio Mobiliare Italiano) dell’Agenzia delle Entrate.
Come previsto dalla nuova legge regionale, gli inquilini che non hanno ancora presentato la dichiarazione ISEE o che superano i limiti reddituali – Isee Erp superiore ai 20.000 euro, avranno a disposizione 24 mesi per ottemperare all’obbligo di legge. Nel frattempo, dovranno però pagare il canone di locazione secondo i valori di mercato indicati dalle quotazioni OMI, maggiorati del 10%. Al di là dell’interpretazione strettamente normativa, è doveroso sottolineare che per alcuni nuclei familiari residenti in alloggi ERP comunali, non è possibile sostenere il pagamento del nuovo affitto aumentato più del doppio e purtroppo anche gli uffici comunali si trovano a dover far fronte a continue e legittime lamentele che attualmente non trovano risposta.
«Alla luce di questi considerevoli aumenti – conclude Zambello – il Comune di Rovigo e l’ATER hanno iniziato un dialogo al fine di valutare ed adottare le soluzioni di maggior tutela soprattutto per i singoli casi di particolare fragilità sociale. Inoltre, nei prossimi mesi, ATER ha in previsione di rendere disponibili, per coloro che si trovano in graduatoria, un discreto numero di alloggi, e la sistemazione di altrettanti alloggi sfitti».
Alloggi totali in comune di Rovigo n°1.329 di cui:
– n° 1.050 in locazione;
– n° 271 sfitti in attesa di manutenzione;
– n° 8 disponibili per essere assegnati.