ROVIGO – In sala Celio della Provincia, venerdì 11 dicembre, è stato presentato il presepe ideato e realizzato da Raffaele Peretto con la collaborazione di Carlo Campi, autore delle scenografie di sfondo.
Alla presenza dei rappresentanti degli enti che hanno aderito all’iniziativa: il presidente della Provincia Ivan Dall’Ara, Carmine Fruncillo del direttivo dell’Accademia dei Concordi, il sindaco Edoardo Gaffeo ha sottolineato: «È un ulteriore segnale che, nonostante le difficoltà, si fa tutto il possibile per dare un messaggio di positività alla città per rendere più serene queste feste natalizie. Il lavoro svolto dal professore Raffaele Peretto e dall’Associazione è sicuramente di altissimo profilo, un gioiellino che va apprezzato e condiviso».
L’opera come ha illustrato Peretto si articola in due piani, in quello superiore si vedono spaccati di dossi fluviali e di antiche dune costiere che condizionarono lo sviluppo di centri insediativi a partire dal Medioevo, ed ecco il castello di Rovigo la cui prima fondazione risale al 920, giusto 1100 anni fa.
Nel piano in basso invece, siamo in epoca romana, periodo della nascita di Gesù e della centuriazione nel territorio di Adria. Questa prima grande opera di bonifica ha cambiato il precedente paesaggio caratterizzato da boschi; i terreni ripartiti in appezzamenti venivano assegnati alla popolazione locale e ai militari congedati. I tecnici incaricati per queste pianificazioni territoriali erano detti agrimensori (misuratori dei campi), usavano la groma, uno squadro che consentiva di tracciare sul terreno una serie di allineamenti tra loro paralleli e perpendicolari.
Anche in Polesine e nelle aree limitrofe, grazie alla fotografia aerea, è stato possibile ricostruire aree centuriate e ridotti interventi di bonifica lungo importanti strade consolari.
All’iniziativa promossa dal CPSSAE, hanno aderito Provincia di Rovigo, Accademia dei Concordi e Comune di Rovigo. Giovanni Zardinoni ha curato foto e video. Le statuine, alcune adattate al caso, sono di produzione Landi. I modelli base delle abitazioni rurali sono di Francesco Osti.
Durante le festività il presepe sarà esposto nella vetrina della guardiania dell’Accademia dei Concordi con la proiezione del video per evidenziarne i particolari, attraverso anche effetti speciali.
“Il presepe ambientato in Polesine” continuerà a vivere dopo le festività, come espressa volontà dell’autore, al Museo dei Grandi Fiumi.