ROVIGO – “Heartbeat – il canto delle cicale”, l’ottavo lungometraggio realizzato da Ferdinando De Laurentis, tratto dal romanzo “Domani sarà un’altra possibilità” di Valentina Sgarbi, girato all’inizio dell’estate scorsa, sarà proiettato per la prima volta a Rovigo, al Cinecolonne alle ore 21, giovedì 14 novembre.
È un’occasione per vedere un altro film girato per buona parte in Polesine. Il film, ambientato proprio a Fiesso Umbertiano, racconta la storia di Amanda, una donna che a 12 anni, una notte, in un incidente stradale davanti a casa, vede morire una ragazza. A bordo dell’auto, insieme all’unica vittima, ci sono altri due giovani la cui identità resterà avvolta nell’ombra.
Amanda è trentenne quando una malattia cardiaca le strappa il marito: i suoi giorni, simili a «un bicchiere sporco di vita», sprofonderanno sempre più sino a inciampare nella fugace relazione con Martino, un addetto cimiteriale dall’animo bifronte. Una mattina di sette anni dopo, Amanda decide di riprendere in mano la propria esistenza. La sincera amicizia con l’ex cognata, Ginevra, non sembra mai essersi spezzata; eppure anche a lei, come a tutti, la protagonista ha sempre nascosto il suo più grande segreto. Quel segreto, ora, sarà rivelato… Tra famiglie in crisi e sms misteriosi, gatti neri e sorelle tossicodipendenti, incubi che tolgono la pace e sogni come aquiloni, il film assume le caratteristiche di un giallo.
I protagonisti principali sono Federica Guiato, Greta Zarano e Sara Zago con Marino Bellini, Marco Serri, Pablo Ayala, Marco Crepaldi, Asia Munerato, Cindy Pavan, Pina Scotto, Sauro Sangiorgi, Zoe Sampietri, Enrico Bonaldo, Adelmo Macchioni, Iv Karter, Luigia Modonesi e i ragazzi del Tpo di Occhiobello.
È un film drammatico in cui la musica di Stefano Giobbi e le scenografie di Alberto Cristini hanno un ruolo molto importante nel racconto. “Heartbeat, il canto delle cicale”, un titolo il cui senso andrà svelandosi con lo svolgersi della trama, nasce da un’idea insolita, sicuramente stimolante: dare voce ad autori appartenenti ad una fascia d’età il cui punto di vista non è tenuto nella considerazione che invece meriterebbe.
«Spesso si fanno considerazioni fuori luogo sui pensieri e i valori dei ragazzi – dichiara De Laurentis – magari proiettando in loro le nostre fragilità o filtrando le loro parole, anche inconsciamente, coi nostri pregiudizi. Noi invece abbiamo cercato di dare vita ad una storia che Valentina Sgarbi ha iniziato a scrivere quando aveva solo quindici anni. Vorrei precisare che probabilmente non è di immaginazione che si tratta, quanto piuttosto di un’accurata rappresentazione e rielaborazione del reale, dato che ha anticipato temi di scottante attualità, come la tossicodipendenza, l’elaborazione del lutto, le dinamiche familiari e la violenza sulle donne, in particolare sotto forma di stalking».
Il film è stato girato nei comuni di Fiesso Umbertiano, Occhiobello, Rovigo, Igea Marina, Rimini, Poggio Renatico (Fe), Ferrara, Malcesine, Pinzolo, Riva del Garda.
Il film, prodotto dal Tpo con la collaborazione del Comune di Occhiobello e di LP Network e presentato nello spazio della Regione Veneto alla 76esima Mostra del cinema di Venezia, è al suo esordio sul grande schermo.