ROVIGO – Sabato 15 aprile nel Teatro San Bortolo – alle ore 21.00 – va in scena la divertente commedia “Cento… la gallina canta!”, libero adattamento di un celebre testo di Achille Campanile, per la regia di Emilio Zenato.
Si tratta del saggio finale degli allievi, tra gli 11 e 17 anni, che hanno partecipato al laboratorio “Il teatro dei bene arrivati” organizzato dal Gruppo Teatrale “Il Mosaico”. Un progetto teso a favorire l’inclusione sociale nel territorio polesano di ragazzi e ragazze, contribuendo alla diffusione della cultura della pace, dell’ascolto e dell’accoglienza. Il laboratorio è inserito nel percorso di co-progettazione “Comunità accoglienti e inclusive” promosso dal CSV di Padova e Rovigo.
In una zona intermedia fra letteratura e teatro si collocano le tragedie in due battute, genere inventato da Achille Campanile, far ridere, insomma, in forma sostanzialmente diversa.
Ogni storia ha il suo inizio, la nostra è una storia d’amore non priva di aspetti di vita quotidiana in cui ognuno può riconoscersi, ma se si vede riflesso in qualche episodio non lo dica a nessuno…
Alla morte di Achille Campanile, nel 1977, molti che amavano questo autore e ne apprezzavano le grandi doti stilistiche provarono dolore, ma anche un senso di incredulità, come se Campanile, che aveva divertito generazioni di lettori con romanzi, testi teatrali e interventi giornalistici, avesse ormai raggiunto una condizione privilegiata di assoluta innocenza, propria dei bambini o delle persone vecchissime di cui nessuno ricorda più l’età, inattaccabile persino dalla morte. Le opere di Campanile lasciano scorgere il clima culturale in cui furono composte, ma tutte, dalle più remote alle più recenti, sono pervase da una freschezza molto simile alla gratuità del gioco, che le rende leggibili e sempre attuali, indipendentemente dalla data di composizione.
Questa caratteristica assottiglia i confini tradizionali fra narrativa e teatro, riscontrabile nelle battute fulminanti che definiscono il personaggio di un romanzo o una situazione nell’immediatezza, le descrizioni sono talmente importanti che si possono leggere come didascalie di commento a monologhi e dialoghi.
Personaggi e interpreti: Cecilia (Giorgia Lopezi); Tito (Nicolas Roccatello); Battista (Irene Menarello); Avv. Bianchi (Chiara Guidorzi); Avv. Neri (Emily Doko); Contessa (Imen Galvan); Principessa (Sofiia Sotnikova); Palewski (Giulia Oggianu). Tecnico luci (Fabio Valerio Raminella); trucco (Roberta Casetta); Art Project (Lorenza Chini).
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti liberi.