ROVIGO – L’operetta “Il paese dei campanelli” sarà la protagonista di un doppio appuntamento – alle ore 16.00 (turno B) e alle ore 20.00 (turno A) – domenica 29 dicembre al Teatro Sociale. Si tratta del terzo appuntamento, dopo “Madama Butterfly” di Puccini e “Don Giovanni” di Mozart, inserito nella 204^ Stagione Lirica del teatro rodigino.
Il Paese dei Campanelli di Carlo Lombardo e Virginio Ranzato è un’operetta briosa che presenta brani pensati apposta dagli autori perché fossero facilmente orecchiabili e potessero essere diffusi dagli stessi spettatori. Pensiamo solo a “Nella notte misteriosa”, “Balla la giava, boccuccia di baci”, “Luna tu, non sai dirmi cos’è?” e “Mia piccina, graziosa mousmé dal kimono ricamato”.
Raccontano le cronache dell’epoca che già all’indomani della prima rappresentazione molti brani dell’operetta venissero canticchiati da giovani donzelle a passeggio per Milano. Nel caso del Paese dei Campanelli, il generale apprezzamento è dovuto particolarmente alla leggerezza del testo e della melodiosità e orecchiabilità della musica che lo accompagna, ricca di momenti lirici e arie cariche di sensualità e sentimento in grado di evidenziare le potenzialità canore del registro sopranile delle interpreti.
A determinare il successo de Il Paese dei Campanelli – ambientato su un’isola di fantasia dell’Olanda – fu da subito la ricchezza di riferimenti esotici, tuttavia inseriti in una sostanziale semplicità di ambientazione (un villaggio di pescatori, con tanto di birreria e popolane intente al ricamo sulla piazza principale).
In un fiabesco paese olandese, i pescatori conducono insieme alle loro mogli una vita tranquilla in deliziose casette, ciascuna delle quali possiede un piccolo campanile. L’intreccio si gioca tutto sull’idea “sonora” dei campanelli. Sono sui tetti delle case affinché, mentre gli attempati mariti sono al lavoro o (più spesso) all’osteria, tutelino la fedeltà delle giovani mogli. Se dovesse capitare un “cedimento sentimentale” si mettono a squillare sonoramente e così tutto il paese è messo al corrente.
A mettere a soqquadro il collaudato meccanismo è l’attracco improvviso nel porticciolo di una nave militare inglese carica di marinai con alla testa un aitante capitano e, nel gruppo, un tenente pasticcione che non a caso si chiama La Gaffe. Riusciranno i nostri personaggi a resistere e a non far suonare i campanelli?
A mettere in scena Il Paese dei Campanelli è Fantasia in Re di Reggio Emilia che si affida alla regia di Alessandro Brachetti, all’Orchestra Cantieri d’Arte diretta da Stefano Giaroli, al corpo di ballo “Novecento”, alle coreografie di Salvatore Loritto e a scene e costumi realizzati da ArteScenica di Reggio Emilia.
Sul palco uno spumeggiante cast di attori, cantanti e ballerini: Silvia Felisetti (Bon Bon); Alessandro Brachetti (La Gaffe); Elena Rapita (Nela); Antonio Colamorea (Capitano Hans); Graziella Barbacini (Pomerania); Alessandro Garuti (Tom); Marco Falsetti (Tarquinio); Fulvio Massa (Attanasio); Francesco Farioli (Basilio); Cinzia Carreri (Ethel).