ROVIGO – Al via, da giovedì 14 luglio, il festival “Jazz Nights at Casalini’s garden – Memorial Marco Tamburini”, organizzato da Banca del Veneto Centrale e dal Dipartimento Jazz del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, sotto la direzione artistica di Stefano Onorati.
A darne notizia nel salone d’onore di Palazzo Casalini, sede rodigina dell’istituto di credito cooperativo, il presidente Gaetano Marangoni e il vicepresidente Lorenzo Liviero. Presenti, in qualità di coorganizzatori, anche il presidente del Conservatorio “Venezze”, Fiorenzo Scaranello e il direttore Vincenzo Soravia. A portare il saluto dell’amministrazione comunale il vicesindaco Roberto Tovo.
«La manifestazione – ha spiegato visibilmente soddisfatto Lorenzo Liviero – ritorna finalmente nella sua sede naturale dopo due anni di fermo. Il format resta quello originale voluto da Marco Tamburini». Compiacimento riscontrabile anche nelle parole di Gaetano Marangoni, «È giusto che un istituto di credito più diventa grande e più rimanga attento e sensibile a iniziative come queste, nate nel territorio. Sostenere un’attività artistica significa dare forza a una delle espressioni in cui la città si riconosce e può crescere». Scaranello e Soravia hanno entrambi sottolineato l’importanza della sinergia in essere tra il Conservatorio e la banca.
Nel merito del programma sono entrati Stefano Onorati e Claudio Donà, insegnante di storia del jazz e coordinatore del progetto. Questa ottava edizione, a differenza delle precedenti, si connota in modo inedito. Quella che era una rassegna dilazionata, con un concerto settimanale nell’arco di circa un mese, è diventata un vero e proprio festival, più impegnativo forse, ma che consentirà di prendere una salutare sbornia di grande jazz dal 14 al 16 luglio compresi.
Per la prima volta il Premio Marco Tamburini verrà separato dal festival. I tempi ravvicinati in cui si è deciso di allestire le Jazz Nights non consentivano di pubblicare il bando, esaminare i partecipanti e selezionare i finalisti. Ci sarà quindi una coda autunnale, in un unico giorno da stabilire, in cui si terrà la serata finale della sesta edizione del Premio.
A fronte di queste novità vi sono anche delle gradite conferme. Vengono innanzitutto rispettate le linee guida tracciate dall’ideatore del festival, il mai dimenticato Marco Tamburini, e ciascuna serata vedrà quindi esibirsi, prima degli ospiti più importanti, un gruppo di studenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio, due di questi guidati dai docenti Fabio Petretti e Roberto Martinelli. E non mancherà nemmeno quest’anno un prestigioso ospite internazionale.
Dopo Bad Plus, John Abercrombie ed Oregon, solo per ricordarne qualcuno, quest’anno l’organizzazione è riuscita ad assicurarsi la presenza di uno dei più autorevoli e quotati esponenti del jazz degli ultimi trent’anni, il sassofonista statunitense Steve Coleman, che suonerà con i suoi Five Elements venerdì 15 luglio in esclusiva triveneta. Prima di lui il quartetto dei fratelli Pietro e Marcello Tonolo (14 luglio), e sabato 16 il duo formato da Daniele di Bonaventura e Marcello Peghin, dimostreranno che da tempo ormai il jazz italiano non ha più nulla da invidiare a quello d’oltreoceano.
La manifestazione si terrà a Rovigo, nel giardino di Palazzo Casalini (entrata da via Mure Ospedale). L’ingresso ai concerti della rassegna non richiede prenotazione ed è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno al coperto: giovedì 14 e sabato 16 presso l’Auditorium “Marco Tamburini” in via Pignin 2; venerdì 16 all’Auditorium “Bisaglia”, presso il Censer RovigoFiere.
Per informazioni – Tel. 338/6047932