Frassinelle Polesine (RO) – Giovedì 4 maggio, alle ore 21, al Teatro Casa del Popolo di Frassinelle Polesine sarà proiettato il documentario “Frassinelle Polesine” di Ferdinando De Laurentis realizzato con il Centro Operativo di Cinema e Televisione di Frassinelle, un’accademia attiva dallo scorso anno, in collaborazione con l’amministrazione comunale e che produce trasmissioni radiofoniche, televisive e opere cinematografiche di vario genere.
Il documentario sarà infatti preceduto da una trasmissione televisiva che andrà in onda martedì 2 maggio alle 17.30 realizzata sempre dal Coct che parlerà del Museo del presepio di Frassinelle e dell’iniziativa Viva Vittoria, progetto nazionale di contrasto alla violenza contro le donne attraverso un’opera relazionale condivisa e che vede il Circolo Acli di Frassinelle in prima fila in questo progetto che porterà a posizionare in Piazza Vittorio Emanuele II, a Rovigo, una grandissima coperta composta da quadrati di maglia realizzati ad uncinetto o ai ferri nel marzo del 2024.
La serata del 4 maggio, che coincide con l’incontro di chiusura dell’anno accademico 2022/23 dell’Università Popolare Polesana di Frassinelle, prevede la presentazione del documentario, realizzato interamente dal gruppo di lavoro di Frassinelle Polesine diretto dal regista De Laurentis, divisa in tre parti. Una prima che mostra contenuti importanti di questo territorio a livello nazionale ed oltre, pagine di storia, personaggi, curiosità, iniziative, usi, costumi e potenzialità della valle dei frassini. Sarà una bella scoperta per chi non conosce questi luoghi, una conferma per chi li conosce e un orgoglio per chi ci vive. Dopo questa prima mezz’ora sarà presentato uno spot di due minuti a scopo divulgativo, quindi sarà presentata una terza parte legata strettamente al territorio e alle sue attività locali.
«Mi piace scoprire sempre cose nuove della mia terra – dice il regista De Laurentis – e spesso inaspettate, come documenti che non ti aspetteresti mai di trovare in un piccolo paese polesano, storie, racconti che non sono di dominio pubblico. Questo documentario sorprenderà molti e le interviste, insieme a un ricordo personale del pittore Billy Malaman, a una chiacchierata particolare a don Licio Boldrin, a immagini originali di repertorio, a certi scorci e ad altre chicche inaspettate, meritano di essere rese note».
«Questo lavoro – conclude l’assessore Martina Merlini – fa parte di un progetto multidisciplinare di più ampio respiro che stiamo costruendo mattone su mattone e già si intravede la costruzione. Ho visto il filmato in anteprima e mi sento orgogliosa della mia terra e della mia gente e, lasciatemelo dire, anche di questo documentario e del lavoro che il Coct sta facendo con noi. La cultura dev’essere un legante, visto che è strettamente legata alla coltivazione, con la quale condivide la radice etimologica che significa “coltivare la terra”. Questo filmato è una coltivazione del nostro territorio che cresce».
La realizzazione del documentario si deve a Denis Ferrarese (voce narrante), Martina Tenan, Rossella Magosso, Cristina Navaro, Beatrice Maggiolo, Maddalena Dal Maso, Alberto Pedriali e Martina Merlini.