ROVIGO – Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, “Continental” ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Veneto, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. Il Veneto segue il trend positivo nazionale, seppur con percentuali più contenute, e immatricola 2.566 nuove targhe, raggiungendo un incremento del 4,9% rispetto all’anno precedente.
A Rovigo le nuove targhe sono 118, contro le 100 dell’anno precedente (una crescita del 18%).
Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale; tra le regioni che non manifestano variazioni significative c’è anche il Veneto: le nuove targhe sono 313, soltanto cinque in più rispetto ai 12 mesi precedenti (+2%).
A Rovigo situazione di stallo: nel 2021 si è registrata una sola nuova targa; l’anno precedente erano state 9.
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
In Veneto l’elettrico si attesta allo 0,1% e l’ibrido allo 0,3%. Il gasolio rimane largamente preponderante e copre il 93% del parco, seguito dal metano al 2,8% e dalla benzina al 2,6%.
Rovigo si mostra in linea con i dati regionali, con la differenza di un ricorso inferiore al gasolio (88,4%) e maggiore del metano (7,3%). In provincia l’ibrido raggiunge lo 0,4%.
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
In Veneto l’ibrido è fermo a quota 0,1%, mentre l’elettrico arriva allo 0,6%. Il gasolio copre l’89,7% dell’intero parco, seguito dal metano all’8,6%. Trascurabile il ricorso alla benzina (0,3%).
Anche a Rovigo la copertura maggiore è affidata al gasolio, che ha una percentuale pari al 96,8%. Quote vicine al punto percentuale per metano (0,9%) e benzina (1,4%). Del tutto assente il ricorso ad alimentazioni elettriche o ibride.
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
La situazione è migliore in Veneto, dove gli Euro 0 si attestano all’8,8% e, in generale, le classi più vecchie, fino all’Euro 2, raggiungono una quota del 24,6%. Le classi meno inquinanti, Euro 5 e 6, sfiorano invece il 40%.
Situazione meno positiva a Rovigo: qui, gli Euro 0 rappresentano una quota del parco circolante pari al 12,5% (la più alta della regione) e le categorie Euro 5 ed Euro 6 raggiungono assieme soltanto una percentuale del 32% (con la quota di Euro 6 pari al 18,6%, la più bassa della regione).
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
Fa meglio della media nazionale il Veneto, regione in cui gli Euro 0 sono solo il 5,6% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 rappresentano quasi la metà del totale (45,6%, per la precisione).
La situazione è meno brillante a Rovigo, dove gli Euro 0 hanno la percentuale più elevata della regione (22,2%) e le classi più giovani, Euro 5 e 6, arrivano solo al 34,8% (gli Euro 6 rappresentano una quota del 19,9%, la più bassa della regione).
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).
In Veneto la fascia d’età più diffusa è più giovane rispetto alla media nazionale: è infatti quella dei 10-15 anni con una percentuale del 19,4%. Le percentuali sono migliori anche guardando alla fascia fino ai 10 anni di vita: qui rientra il 37,6% del parco circolante. Oltre i 30 anni soltanto una quota pari all’8,8%.
La situazione di Rovigo è leggermente diversa: la fascia più popolata – con una percentuale dl 19,6% – è quella relativa ai 20-30 anni (la fascia dai 10 ai 15 è però poco sotto, al 19,1%). Più bassa la quota dei mezzi più giovani (fino a 10 anni rientra il 29,4% del circolante) e più alta quella oltre i 30 (12,8%).
Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%.
Situazione migliore in Veneto, dove la fascia di oltre 20 anni arriva al 18,8% e quella di massimo 5 anni si attesta al 23,9%. La percentuale maggiore è quella relativa ai mezzi tra i 15 e i 20 anni (25,3%).
Rovigo offre una prestazione un po’ meno brillante: gli autobus fino ai 5 anni sono solo il 16,3%, quelli oltre i 20 raggiungono ben il 38% (quelli oltre i 40 sono addirittura il 10,4%, risultato peggiore della regione).
Il Gruppo Continental sviluppa tecnologie intelligenti, connesse e sostenibili per il trasporto di beni e di persone. Fondato nel 1871 il produttore internazionale di pneumatici, fornitore automotive e partner industriale, offre soluzioni sicure, confortevoli, personalizzate e convenienti. Nel 2021, il Gruppo ha generato un volume di affari pari a 33,8 miliardi di euro impiegando più di 190.000 dipendenti in 58 paesi in tutto il mondo. L’8 ottobre 2021 Continental ha celebrato il 150° anniversario. www.continental-corporation.com