Longare (VI) – Banca del Veneto Centrale ha aderito alla “Carta delle donne” promossa dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana), uno strumento a disposizione delle aziende per sostenere l’impegno per le pari opportunità, in linea con quanto previsto anche dalla disciplina vigente sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento.
Un’iniziativa nata con l’obiettivo di valorizzare la parità di trattamento e di opportunità tra i generi nel settore bancario e all’interno delle organizzazioni aziendali, rafforzando il valore della diversità e riconoscendola quale risorsa chiave per lo sviluppo, la crescita sostenibile e la creazione di valore in tutte le aziende.
La proposta di ABI si allinea perfettamente alla visione di Banca del Veneto Centrale, che da sempre promuove un ambiente di lavoro e di crescita professionale inclusivo basato su pari opportunità di ruolo e trattamento. Aderendo a questo progetto la banca conferma, così, il proprio interesse nell’attivazione e nello sviluppo di processi di riconoscimento e di valorizzazione di talenti femminili al suo interno.
Banca del Veneto Centrale si distingue in ambito di parità di genere e l’impegno viene avvalorato dai numeri: il 51,46% delle risorse è donna, di cui l’8% ricopre mansioni manageriali e negli ultimi 12 mesi il 56% dei nuovi assunti è di genere femminile.
«L’aver aderito alla “Carta delle donne” promossa dall’ABI, significa per noi aver fatto un ulteriore passo avanti verso la concretizzazione della nostra visione di sostenibilità sociale all’interno dell’ambiente di lavoro in modo pratico e costruttivo – afferma il presidente Gaetano Marangoni – La nostra banca, in coerenza con le proprie specificità di istituto aderente al sistema del Credito Cooperativo, è sinceramente convinta che la diversità di pensiero, di visione e di attitudine tra uomini e donne sia la chiave del successo di una squadra».
«L’adesione all’iniziativa promossa dall’ABI – commenta il direttore generale Claudio Bertollo – non è formale, ma rappresenta un vero e proprio impegno a realizzare iniziative concrete sul tema, sia al nostro interno, attraverso un ambiente di lavoro inclusivo e aperto ai valori della diversità, sia al di fuori dell’istituto a beneficio delle comunità di riferimento».
Banca del Veneto Centrale, condividendo i principi della Carta, si impegna, a valorizzare le proprie politiche aziendali ispirate ai seguenti principi per le pari opportunità. Nello specifico: promuovendo costantemente un ambiente di lavoro inclusivo e aperto ai valori della diversità; rafforzando modalità di selezione e sviluppo idonee a promuovere le pari opportunità in tutta l’organizzazione aziendale, anche al fine di far emergere le candidature femminili qualificate nel caso in cui siano carenti; diffondendo la piena ed effettiva partecipazione femminile con particolare riferimento alle posizioni più elevate, in un ambito aziendale orientato ad ogni livello alle pari opportunità di ruolo e parità di trattamento; impegnandosi a promuovere la parità di genere anche al di fuori della banca e a beneficio delle comunità di riferimento; realizzando opportune iniziative per indirizzare e valorizzare le proprie politiche aziendali in materia di parità di genere, anche attraverso testimonianze e attività di sensibilizzazione sulle motivazioni e sui benefici attesi; promuovendo o sostenendo economicamente iniziative culturali, sportive, sociali e di educazione finanziaria tese a prevenire e a contrastare la violenza contro le donne, con particolare riguardo alla violenza economica, a supporto all’inclusione finanziaria e al superamento delle differenze legate al genere; individuando, nell’ambito del budget riservato alle erogazioni liberali e alla beneficenza, una struttura di budget specifico per la parità di genere da rendicontare annualmente.
L’adesione di Banca del Veneto Centrale alla Carta “Donne in banca” si inserisce in un percorso avviato da tempo, che prevede la promozione di una serie di ulteriori iniziative a favore della parità di genere.