Barbabietola da zucchero: terminata la raccolta bio, è il momento della convenzionale. Stimata un’ottima produzione per il 2024

La cooperativa Coprob detiene il marchio ‘Italia zuccheri’, l’ultimo baluardo dello zucchero 100% italiano

Barbabietole (foto di repertorio)

ROVIGO – Terminata la raccolta del prodotto bio, quella in corso è la prima settimana di raccolta della barbabietola da zucchero coltivata in regime convenzionale. Tutto questo si tradurrà in zucchero, l’unico 100% italiano prodotto e promosso dalla cooperativa Coprob con il marchio Italia Zuccheri alla quale aderiscono migliaia di soci agricoltori, tra cui anche quelli di Coldiretti Rovigo.

In totale, in Italia, il bacino bieticolo conta 1300 ettari coltivati a biologico e 28.700 in convenzionale in Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte. Solo provincia di Rovigo si superano i 3 mila ettari.

In questi giorni stanno arrivando negli zuccherifici le bietole certificate Sqnpi, il sistema di qualità concepito dal ministero dell’Agricoltura finalizzato alla valorizzazione e differenziazione dei prodotti sul mercato. Si tratta di un valore aggiunto che sarà segnalato con apposito logo sulle confezioni, un altro obiettivo raggiunto da Coprob che simboleggia un percorso dal campo alla tavola di coltivazioni secondo tecniche agronomiche rispettose dell’ambiente e della salute dell’uomo.

«Dopo una campagna di 7 giorni di raccolta bietole biologiche che ha registrato numeri record con una produzione di +40% rispetto al 2023 – racconta Luigi Maccaferri, alla sua prima campagna saccarifera come presidente di Coprobnei due zuccherifici di Coprob, a Pontelongo e a Minerbio sono iniziati gli arrivi degli estirpi delle bietole convenzionali che stanno confermato il trend positivo delle produzioni già registrate nel biologico. La produzione di questo 2024 è stimata in 2 milioni di tonnellate di barbabietole. Questo processo porterà alla produzione di 200 mila tonnellate di zucchero made in Italy».

«Sono molto fiducioso, perché nonostante una pressione notevole della cercospora riusciamo ad avere una produzione per ettaro notevole, a dimostrazione della grande resilienza della bietola – conclude Maccaferri – Sono particolarmente orgoglioso per aver inaugurato il piazzale piatto nello stabilimento di Pontelongo, un investimento di circa 1,3 milioni di euro che permetterà allo zuccherificio un maggior potenziale di scarico di circa 2000 tonnellate al giorno, permettendo allo zuccherificio migliori performance e minori costi di trasformazione, fattore importantissimo per valorizzare le bietole dei nostri soci».

Soddisfatta l’associazione Coldiretti, ecco le parole del direttore Silvio Parizzi. «È un settore in cui crediamo – spiega il direttore Parizzi – dopo il calo degli ettari coltivati a barbabietola e le difficoltà segnalate dagli operatori del settore bieticolo-saccarifero negli anni scorsi, si sta assistendo a una buona ripresa. La tradizione, nel nostro territorio è ancora forte. È evidente che la presenza dello stabilimento di Pontelongo, uno dei due zuccherifici rimasti in tutto il Paese, favorisce le condizioni utili per mantenere questa produzione».

«È un’annata particolare – commenta il socio Coldiretti Pierluigi Saltarin, componente del cda di Coprobil maltempo primaverile ha inciso sulle semine, posticipandole, quindi molte piante sono arrivate a sviluppare sotto alte temperature, ma dai prelievi fatti ci attendiamo una buona campagna. Tra 15 giorni potremo avere nuovi dati più precisi. La bieticoltura va mantenuta per supportare il settore saccarifero italiano che ci permette di mantenere in attività i due zuccherifici e avere ancora zucchero completamente made in Italy, che per la valenza ambientale di questa produzione. Tra gli obiettivi dei prossimi anni, aumentare l’ettaraggio, implementare la produzione e consolidare quella con marchio Sqnpi».