Cala il sipario sulla rassegna Musica e Poesia – Musica e Pittura 2024

L’ultimo incontro si è tenuto domenica 1 dicembre all’Auditorium Marco Tamburini di Rovigo

ROVIGO – Si è tenuto domenica 1° dicembre presso l’Auditorium Marco Tamburini l’ottavo e ultimo appuntamento della rassegna Musica e Poesia / Musica e Pittura 2024, organizzata da Conservatorio di Musica Francesco Venezze, Fondazione Banca del Monte di Rovigo e Accademia dei Concordi.

L’appuntamento conclusivo è stato aperto dalla Presidente del Conservatorio Maria Grazia Faganello che ha ringraziato le istituzioni e tutti coloro che hanno partecipato alla ideazione, progettazione ed esecuzione degli otto appuntamenti e il pubblico sempre ampiamente presente.

Ha poi lasciato la parola alla relatrice Chiara Beatrice Vicentini, che ha compiuto un circostanziato excursus dedicato all’affascinante mondo della Botanica espresso in secoli di erbari manoscritti e a stampa, alcuni dei quali appartenenti alle collezioni dell’Accademia dei Concordi, tra cui l’ottocentesca Flora medica del Polesine di Gaetano Grigolato.

Si è così concluso l’intero ciclo di presentazione di stampe che “ha toccato” quattro diversi temi, dalla rappresentazione del corpo umano alle eclissi, da una “doppia” edizione settecentesca della Gerusalemme liberata alle meraviglie del regno delle piante, mentre la parte letteraria era stata impostata su altrettanti temi, o “virtù”, relativi a Giacomo Matteotti, curati da docenti e studenti dei licei cittadini, grazie ad una proposta elaborata dalle dirigenti scolastiche insieme alla presidente del Venezze Maria Grazia Faganello la quale, unitamente ai colleghi Giorgio Lazzarini della Fondazione Banca del Monte e Pier Luigi Bagatin dell’Accademia dei Concordi, ha seguito con grande attenzione le varie fasi della rassegna, come ha poi ricordato Giuseppe Fagnocchi, coordinatore, insieme a Daniela Borgato, Giacomo Catana e Federico Guglielmo, dei programmi musicali sempre eseguiti con professionalità ed impegno, ma soprattutto con grande coinvolgimento interpretativo ed impatto comunicativo dai gruppi cameristici degli studenti del Venezze.

Come “sonora linfa vitale” dell’ultimo concerto è stato presentato il Quintetto per fiati e pianoforte di Nikolaj Rimskij-Korsakov, un’ampia composizione risalente al 1876, che ben si presta alla rappresentazione sonora di una struttura che dalle radici si costruisce man mano in cangianti floride ramificazioni e fioriture.

La scrittura è altamente organizzata e le parti strumentali sono continuamente protese a variazioni di colori, di articolazioni e di attacchi, sia nel loro insieme sia nei diversi eventi solistici, sempre ad elevati livelli di impegno tecnico ed espressivo. Tutti elementi che Camilla Masin flauto, Enrico Moretti clarinetto, Antonia Tessari fagotto, Christian Scalaprice corno e Marina Miani pianoforte hanno sostenuto con grande sicurezza e solidità entrambe prodromiche ad una interpretazione sciolta e magistralmente consona alle varie sezioni, riconosciuta e ripagata da lunghi applausi del pubblico intervenuto.

Con il rinnovato augurio tratto dal titolo del volume Non resterà un evento episodico, di Beatrice Bruscagin presentato la scorsa settimana, e di cui alcune copie ancora disponibili sono state offerte in entrata al concerto, la rassegna 2024 si è così congedata dall’affezionato pubblico rodigino.