Lendinara (RO) – “Cantemus Domino” è il titolo del concerto d’inaugurazione dell’organo Malvestio Domenico e Figlio del Duomo di Santa Sofia di Lendinara, dopo l’importante lavoro di ripristino eseguito lo scorso anno dalla ditta Mascioni di Azzio (VA).
Il concerto si terrà il prossimo sabato 8 luglio alle ore 21,00 presso il Duomo cittadino e sarà tenuto dal maestro Francesco Finotti il quale, con il suo tocco agile e raffinato, valorizzerà le ampie potenzialità espressive dello strumento, realizzato a inizio Novecento dai Malvestio per la chiesa lendinarese, da molti anni compromesse da registri non funzionanti, un’azione significativa del tarlo e un’usura di tutti i meccanismi interni.
Il programma del concerto prevederà l’esecuzione di brani di Bach, Mozart, Franck e Haydn.
Dopo più di cento anni dalla sua fabbricazione (1912), un intervento di manutenzione straordinaria non era più procrastinabile ed è stato attuato nel corso dello scorso anno. L’intervento si è reso possibile grazie alla sensibilità del parroco, don Alberto Rimbano, al contributo importante della Conferenza Episcopale Italiana, al sostegno prezioso della Fondazione Banca del Monte di Rovigo e grazie al supporto dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali, alla generosità di molti parrocchiani che hanno contribuito.
L’intervento conservativo al Malvestio di Lendinara costituisce un’opera di preservazione di un patrimonio culturale di importanza storica rilevante non solo per il Duomo di Lendinara, ma per l’intera Diocesi di Adria Rovigo e del territorio polesano.
In occasione del concerto di sabato verrà presentato l’omonimo volume “Cantemus Domino – L’organo del Duomo”, una pubblicazione monografica a cura di Luca Tavian e Ramis Tenan, dedicata alla storia, alle peculiarità tecniche ed espressive, e ai lavori di manutenzione dell’organo di Santa Sofia.
L’evento inaugurale e la pubblicazione del volume sono patrocinati dall’Amministrazione Comunale di Lendinara e dal Rotary Club Badia-Lendinara Alto Polesine che hanno compartecipato al finanziamento dell’iniziativa.
Il concerto ed il volume sull’organo sono stati concepiti insieme, come un’unica e importante occasione per offrire agli appassionati e agli esperti in materia organistica, ma anche a tutti coloro che intendano godere di un momento musicale di alto livello, la possibilità di conoscere a fondo, sentendone il suono e leggendone il ritratto, attraverso la musica e le parole, le peculiarità, le qualità e i segreti di uno strumento che solitamente vediamo stagliarsi in lontananza sopra il presbiterio e accompagnare la Liturgia del Duomo, in sintonia con le parole dorate scolpite nel fregio sopra di esso: “Cantemus Domino”.
L’evento di sabato è rilevante anche in quanto conclusione di un progetto che ha visto una cordata di enti, associazioni e privati intervenire per il recupero del patrimonio storico e culturale che appartiene a tutta la comunità, manifestando quella sensibilità che si traduce in accresciute conoscenza e consapevolezza in merito alle ricchezze della nostra terra.
Ingresso libero.