ROVIGO – Tutto esaurito record per il secondo appuntamento con le commedie proposte dalla XX stagione del Teatro delle Regioni. Quest’anno il gradimento del pubblico si sta rivelando al di sopra di ogni aspettativa per la manifestazione dedicata al teatro amatoriale di qualità, organizzata dal Gruppo Teatrale “Il Mosaico” con il sostegno del Comune di Rovigo e il contributo della Fondazione Rovigo Cultura e di RovigoBanca.
Nella splendida cornice del Chiostro del Monastero degli Olivetani di Rovigo, mercoledì 24 luglio era di scena la compagnia teatrale FAVL di Viterbo con “Che…capperi!”, testo e regia di Bruno Mencarelli. Il gruppo, che avevamo già visto ospite gradito nell’edizione 2015 con “Rose rosse per te”, questa volta ha trasportato il pubblico rodigino nell’elegante appartamento romano di Guido (Giampaolo Moncelsi), che è alle prese con un banale inconveniente domestico: il guasto dell’asciugacapelli.
Il piccolo contrattempo potrebbe portare l’uomo – che scopriamo essere single e di professione architetto – ad arrivare in ritardo a un importante appuntamento. Ma proprio quando è sul punto di uscire di casa, ecco che riceve la visita di uno sconosciuto di nome Salvatore (Leopoldo Esposito) che gli sballa tutti i suoi programmi. E, come se non bastasse, in quella particolare giornata un’altra visita inaspettata arriva a modificare i suoi piani. Ma chi sono costoro? E, soprattutto, chi è lei?
Bionda, super sexy: in scena appare Anna (Sebastian Serafini). É capitato a chiunque di vedere una persona, un oggetto o un panorama incantevole e, in un istante, di venirne rapito. Lo abbiamo conosciuto tutti, il potere magnetico e imperioso della bellezza: che ci toglie il fiato, ci paralizza la mente, o la fa correre a mille all’ora. Spesso però la bellezza ci “inganna”, e sono molte le cose che appaiono diverse da come sono in realtà.
Al susseguirsi di domande sempre più imbarazzanti e ossessive, stimolate dalla voce “fuori campo” della sua coscienza (Assunta De Santis), seguiranno risposte, dette e non dette, che sveleranno a Giorgio un segreto nascosto legato a un personaggio che si rivelerà un carissimo amico di un tempo. La trama, a questo punto, tende a evidenziare un delicato e pungente argomento, quello della diversità di genere, con estrema e divertente ilarità facendo volgere l’occhio dello spettatore verso un inedito sviluppo della storia.
Infastidito dalle continue incursioni della portinaia ficcanaso Demetra (Elena Tatananni), spaventato dall’irruzione nel suo appartamento di un certo Gualtiero (Salvatore Belardo), che tra svariate minacce rivela di essere alla ricerca di Anna, la giornata volge al termine con Giorgio che si convince a offrire ospitalità per una notte alla donna.
Nel secondo atto, troviamo Giorgio che si risveglia all’indomani alquanto confuso. Niente è ciò che sembra e infatti, ha scoperto che Anna con il suo fisico da femme fatale è abilissima nell’arte del furto e che i due sconosciuti, Gualtiero e Salvatore, sono in realtà i suoi complici tornati a cercarla per indurla a riprendere la loro losca attività. Tuttavia, ciò che appare sconvolgere maggiormente Giorgio è l’apprendere che Anna ha versato delle gocce in un bicchiere di whisky per drogarlo, con l’obiettivo di sedurlo e di trascorrere con lui una intensa notte d’amore.
A questo punto si assiste a un repentino cambio di prospettiva. Questa volta è il mite Giorgio che, armato di pistola, sorprende tutti rivelando di essere in realtà un ispettore di polizia che indaga da anni sui molteplici reati commessi dalla banda. L’uomo rivela ad Anna di averla riconosciuta su facebook e di averla contattata e seguita attraverso il social proprio per poterla incastrare insieme ai suoi complici.
Arrivati a questo punto, tutto risolto? Macché! Primo colpo di scena: Giorgio, offre una scappatoia ai due manigoldi per convincerli ad andarsene senza la donna. Subito dopo l’uomo confessa ad Anna di essere stanco di una vita vissuta in onestà e, interessato ai lauti guadagni derivanti dall’attività criminosa, le propone di diventare suo complice, evitandole l’arresto.
Infine, l’ennesima peripezia della trama: il borghese riluttante e benpensante ammette di essersi accorto delle gocce e, prima di bere il whisky, di aver provveduto a gettare il contenuto del bicchiere in un vaso di fiori. Ovvero, che il vero seduttore è stato colui che apparentemente sembrava essere stato sedotto!
La verità non è mai come ci appare e la commedia sembra fatta apposta per disorientare facendo in modo di focalizzare l’attenzione da una parte mentre la verità e la storia vanno a parare da un’altra. A dire il vero la trama è apparsa un po’ troppo stiracchiata e la commedia ha faticato, soprattutto nella prima parte, a decollare. Inoltre, il crescendo del secondo atto, dovuto ai numerosi coup de théâtre, si è sviluppato in situazioni forse un po’ troppo sbrigative.
Tuttavia lo spettacolo è risultato nel complesso gradevole, merito soprattutto degli attori che, guidati dall’attenta e accurata regia di Bruno Mencarelli, sono riusciti a dare vita a una rappresentazione leggera e piacevole, nonostante le tematiche proposte fossero tutt’altro che facili da trattare. Bravo soprattutto Sebastian Serafini, credibile nei panni femminili di Anna. Il pubblico presente, con i suoi numerosi applausi, ha dimostrato di aver seguito con particolare attenzione il dipanarsi della storia.
Nel corso dell’intervallo è risultata molto gradita la degustazione dei bucatini all’amatriciana.
Ora occhi puntati sul prossimo appuntamento di mercoledì 31 luglio che avrà per protagonista la Compagnia delle Arance di San Donà di Piave che porterà in scena “I promossi sposi”, una divertentissima commedia liberamente ispirata al celebre romanzo di Alessandro Manzoni.