Lendinara (RO) – La Scuola Media “Alberto Mario” di Lendinara ha ospitato nei giorni scorsi una lezione sul tema del risparmio, a cui ha preso parte Bruno Candita, responsabile del progetto “RovigoBanca incontra la Scuola”.
La sfida dell’alfabetizzazione, che ha caratterizzato gli insegnamenti della scuola nel secolo scorso, non ha perso la sua attualità: se insegnare l’italiano e la matematica è ancora una priorità, oggi è indubbio che i ragazzi debbano affrontare nuovi contesti e imparare nuovi linguaggi. In un mondo dove parole come tasso, mutuo e spread sono di uso comune, diventa fondamentale familiarizzare il prima possibile con questi concetti.
In questo contesto, gli studenti della classe 1B, su proposta del loro insegnante Roberto Viaro, hanno partecipato ad una lezione interattiva durante la quale sono stati stimolati a riflettere sulle proprie abitudini di consumo e di spesa. Obiettivo dell’incontro: educare al risparmio, inteso non come un semplicistico accumulo di ricchezze, bensì come acquisizione di una corretta capacità di utilizzare il proprio denaro in modo consapevole, progettando ed investendo sul proprio futuro.
I ragazzi, durante la discussione, sono stati invitati a rivolgersi alle favole per capire l’economia. Le favole si sono sempre rivelate fonte inesauribile di sapienza e, più di serissime ed impettite trattazioni, riescono a fornire ai più giovani utili strumenti per capire l’eterna lotta tra Oro e Lavoro. Conseguentemente, nel corso della relazione è stato fatto ampio uso di riferimenti a fiabe e racconti mitologici, di citazioni e collegamenti con testi classici della letteratura per ragazzi, evidenziando vizi e virtù di personaggi del mondo dei fumetti, dei cartoni e del cinema.
Dal canto loro gli studenti hanno analizzato i testi e si sono confrontati sul significato di favole quali “La cicala e la formica”, “I tre porcellini”, “Pinocchio”, senza trascurare di dare uno sguardo anche a celebri film come “Cenerentola”, “Mary Poppins” ed “Harry Potter”.
Attenzione particolare è stata riservata all’analisi del concetto di “spreco”, che alla lunga consuma il nostro risparmio rendendoci incapaci di acquistare anche i beni necessari. Inoltre, ai ragazzi è stato spiegato che il bravo risparmiatore non è colui che mette da parte e non compera nulla; anzi, chi vive solo per accumulare e non condivide niente con nessuno diventa avaro o avido. “Il risparmiatore intelligente, invece – ha sottolineato Candita -, è in grado di ponderare gli acquisti in base alle effettive esigenze, non spreca il denaro e ciò che accantona lo deposita inizialmente nel salvadanaio e poi in banca”.
Al termine della lezione i ragazzi sono stati invitati a partecipare con i propri elaborati al concorso “La Cicala & la Formica”, la cui manifestazione finale si terrà a Rovigo venerdì 27 maggio nei giardini del chiostro del Monastero di San Bartolomeo, sede del Museo dei Grandi Fiumi.