Lendinara (RO) – Cantante e interprete, ma soprattutto, musicista e compositrice, con capacità di improvvisazione che le vengono dalla solida formazione jazz. Chiara Civello è l’artista che calcherà il palco di Tra ville e giardini XX a Lendinara (Ro), nel magnifico giardino storico di Ca’ Dolfin Marchiori. Appuntamento imperdibile dunque, a martedì 30 luglio 2019, alle 21 e trenta, all’ingresso del parco in via Guglielmo Marconi.
In pieno tour estivo col suo ultimo lavoro Eclipse (2018), Chiara Civello si esibirà a Lendinara in un concerto in Solo, presentando un’improvvisazione di brani, alcuni di repertorio, altri extra album, ma che sono parte della sua eclettica cultura musicale o che ama particolarmente cantare come classici senza tempo. Musicista polistrumentista, la cantautrice romana salirà sul palco da sola, con tastiere, chitarra e pianoforte.
Un’occasione unica per godere dello charme sincretico di questa artista, musicalmente sospesa tra il grande jazz e il pop di qualità, venato di saporite sfumature latine. Chiara Civello è lontana dalla classificazioni della musica leggera, forse perché ha sempre respirato musica sulla scena internazionale, prima con gli studi al Berklee college of music di Boston e poi trasferendosi a New York, dove ha esordito con Last quarter moon (2005). Ha vissuto regolarmente nella grande mela fino al 2010 e poi, tra il Brasile e gli States, con alcuni ritorni in patria ed ultimamente incursioni in Francia.
Per Chiara Civello la musica è come un viaggio, sempre aperto ad accogliere i suoni dal mondo, ma anche alle collaborazioni con altri artisti della sua stessa sensibilità. «Credo che ogni pubblico abbia il suo Dna, legato alle proprie radici culturali e, di conseguenza, anche la reazione e la percezione della musica è differente», ha detto Civello. «La musica che faccio è la sintesi di tre mondi musicali – spiega ancora. – La cosa che più accomuna il Nord America al Sud è quest’elemento, diciamo, africano che viene dal jazz, dall’afro-cubano, afro-brasiliano, che è anche il risultato di quello che è diventato il Jazz nel Nord America; che è, poi, la Samba, la Bossa nova nel Sud America. Tutto quello che è venuto fuori da una storia antropologicamente legata alla diaspora africana; quello che, quindi, mi interessa è proprio una musica sincretica, una musica che sia il risultato di miscugli e di incontri».
La location del concerto è di quelle irrinunciabili nel percorso musicale di Tra ville e giardini. Un vero gioiello sia architettonico che paesaggistico. Villa Dolfin Marchiori presenta l’aspetto della profonda ristrutturazione che avvenne a fine Cinquecento, ad opera dei nobili veneziani Dolfin, che si insediarono a Lendinara, come tanta parte della nobiltà veneziana fece nella campagna polesana nel XVI secolo, costruendovi le proprie rispettive ville. Nella parte posteriore di Ca’ Dolfin Marchiori si estendevano terreni e cortili, che i Marchiori fecero sistemare nella seconda metà dell’Ottocento. È qui che prende origine l’attuale parco, arrivato al presente praticamente intatto: un magnifico giardino ideato dal celebre architetto paesaggista Giuseppe Jappelli, che lo concepì con i tratti del parco romantico dell’epoca, fatto di percorsi definiti da rigogliosa e varia vegetazione e da un susseguirsi di sentieri, grotte, cunicoli e momenti di sosta; di particolare suggestione il laghetto con l’isola della poesia, il casino di caccia e la torre neogotica. Fa parte del network “Il parco più bello d’Italia” e Associazione dimore storiche italiane.
Tra Ville e Giardini XX è promossa dalla Provincia di Rovigo, cofinanziata da Regione del Veneto Reteventi, sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, organizzata da Ente Rovigo Festival e dai Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Ceregnano, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Porto Tolle, Rovigo, Trecenta, Villanova del Ghebbo.