Occhiobello (RO) – «Le aree ci sono e la volontà politica di accogliere investimenti anche». Il sindaco di Occhiobello Daniele Chiarioni rilancia l’opportunità che tra sedici Comuni del Polesine, venga creata un’area Zes (Zone economiche speciali).
Presentata all’assemblea di Confindustria Venezia Rovigo, l’individuazione di una fascia territoriale in cui incentivare investimenti è risultata appetibile per gli amministratori dei Comuni polesani.
«Occhiobello, peraltro, si troverebbe baricentrico rispetto alla macroarea Zes – spiega il sindaco -, il casello autostradale e la vocazione di questo territorio a ospitare grandi aziende si configurano come elementi in sintonia con la prospettiva di questo tipo di sviluppo».
La normativa europea consente di attivare agevolazioni e supporti economici alle aree Zes, tuttavia è necessario che entro il 31 dicembre del 2019 ci sia un provvedimento governativo che riconosca l’area e uno regionale che ne dia attuazione.
«I tempi sono stretti – aggiunge Chiarioni -, occorre che noi sindaci siamo compatti nel credere in questa opportunità e nel chiedere a chi siede in parlamento di portare avanti la codificazione del territorio in area Zes, sarà veramente una svolta per la nostra economia».
Le previsioni date all’assemblea di Confindustria sono di 26.600 posti di lavoro, 2,4 miliardi di euro di investimento e la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente.
I sedici Comuni della provincia di Rovigo compresi nell’area Zes sono: Polesella, Canaro, Occhiobello, Fiesso Umbertiano, Stienta, Gaiba, Bagnolo di Po, Trecenta, Ficarolo, Salara, Calto, Ceneselli, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Melara e Bergantino.
Per il Comune di Venezia, inoltre, sono stati indicati come area Zes: Porto Marghera, Campalto, Murano, Arsenale, zona portuale e Tronchetto.