ROVIGO – Può una piazza solitamente poco frequentata diventare un luogo di ritrovo per famiglie e bambini? È la sfida lanciata a Rovigo con “Circus Imp(i)azza”, il tris di appuntamenti che hanno trasformato Piazza XX Settembre per qualche ora nel palcoscenico di una grande festa all’aperto.
Sfida vinta, visto il successo crescente dei tre appuntamenti, che hanno portato in questo contesto attraverso un’attività sociale ludica dedicata ai giovani, laboratori teatrali di arti di strada che si sono tenuti per tre sabati consecutivi in ottobre.
Il terzo e ultimo evento, complice una giornata autunnale calda e piacevole, ha visto ben 40 ragazzi dai 3 ai 19 anni cimentarsi sulla corda tesa e sperimentare giocolerie circensi, parkour, arti marziali da esibizioni. Ad insegnare erano artisti di strada professionisti, coordinati dalla figura del “direttore” dei laboratori del Circus: «Venghino ragazzi e ragazze, verghino». Dopo la prova “fisica” i provetti acrobati potevano scegliere di giocare con le sorprendenti carte inventate da Alberto Cristini o dedicarsi alle interviste pazze coordinate dai ragazzi de Il teatro Siamo Noi, compagnia teatrale giovanile di ViviRovigo.
«Siamo contenti dei risultati dell’iniziativa – ha detto Erika Alberghini, assessore alle Politiche giovanili – In queste occasioni piazza XX Settembre è stata molto frequentata da ragazzi e anche da famiglie con bambini e ha ottenuto il risultato di animare un luogo speciale di Rovigo con delle attività che hanno fornito un’alternativa positiva e costruttiva di vivere lo spazio. La piazza si è riscoperta luogo di socializzazione e si è fornito un esempio positivo ai ragazzi e alle ragazze che la frequentano».
Nell’arco dei tre appuntamenti si sono avuti 132 presenze di under 19, bambini e ragazzini ovviamente spesso accompagnati da altrettanti genitori, per un totale di 230 persone in una piazza tornata viva per un pomeriggio.
La manifestazione è stata organizzata da ViviRovigo, progettata da Irene Lissandrin, realizzata in collaborazione con Pantakin Teatro e Uisp Rovigo. È stata sostenuta dal Comune di Rovigo nell’ambito del bando di coprogettazione Cedro 2.0.