ROVIGO – Mentre in America viene approvata la produzione di ‘carne di pollo sintetica’, in Italia è all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri un disegno di legge che riguarda gli alimenti e i mangimi sintetici, con il divieto di produzione della carne prodotta in laboratorio.
Lo schema di disegno di legge del Governo contro il cibo sintetico risponde alle richieste di mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione promossa da Coldiretti per salvare il Made in Italy a tavola dall’attacco delle multinazionali, sottoscritta anche dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.
Coldiretti esprime soddisfazione per aver posto all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri il Disegno di legge “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”.
«Sono tantissime le amministrazioni comunali polesane che hanno portato la nostra petizione nei loro consigli – afferma Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Rovigo – E soprattutto, sono migliaia le firme raccolte a Rovigo nei nostri uffici, nei mercati, nelle piazze dai nostri soci, segno che le comunità sono dalla nostra parte, che ci credono in questa petizione e che sono preoccupate dalle notizie che arrivano dall’estero di massicci investimenti in ricerca di multinazionali su carne, latte e anche pesce mettendo a rischio la naturalità degli alimenti più presenti nella dieta».
Le firme a supporto della nuova normativa sono state raccolte lungo tutto il Paese da Coldiretti insieme a Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia. La petizione ha ricevuto l’adesione anche di altri Ministri e Sottosegretari, Parlamentari nazionali ed europei, Governatori, Sindaci, personalità della cultura dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni e Province, imprenditori e numerosi Vescovi.
Il Governo ha accolto l’appello di Coldiretti a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy e la stessa democrazia economica. «Come ha affermato il presidente Prandini – conclude Salvan – le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. La verità è che non si tratta di carne, ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali».
Il Ddl in discussione stabilirebbe il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici, il divieto “comprende sia gli alimenti destinati al consumo umano che i mangimi destinati al consumo animale”. Ci sono anche sanzioni per gli operatori che violeranno le disposizioni e la confisca del prodotto illecito.