ROVIGO – Investire nella formazione è una delle azioni che da tempo Coldiretti mette in pratica. Oltre a quella rivolta agli imprenditori, associati e non, l’associazione agricola crede molto nella formazione rivolta ai giovani, soprattutto quelli che frequentano gli istituti agrari nella nostra provincia e che un domani potrebbero essere i nuovi imprenditori.
Da tempo Coldiretti Rovigo collabora con l’Istituto Tecnico Agrario “Ottavio Munerati” di Sant’Apollinare; questa volta è stato ideato un progetto formativo, rivolto agli studenti, che si divide in due percorsi: il primo relativo alla sicurezza in azienda, già partito, della durata di 60 ore che coinvolge le classi terze; l’altro che partirà a gennaio 2020, tratta il tema del West Nile e sarà di 60 ore. Il progetto è finanziato dall’Ulss 5 Polesana e vedrà anche la collaborazione dell’istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.
L’agricoltore è sempre più spesso identificato come custode del territorio ed è una figura fondamentale in termini di protezione e tutela del territorio. Il progetto permette di sensibilizzare gli studenti sui potenziali rischi alla salute derivanti sia dall’attività agricola, come ad esempio gli infortuni, ma anche dai cosiddetti rischi ambientali come può essere il virus West Nile. Questo percorso formativo permette di collegare le conoscenze scolastiche con le buone pratiche di sicurezza e consente di formare tecnici sempre più specializzati su temi di grande attualità.
«La sensibilizzazione dei ragazzi – sottolinea Silvio Parizzi, direttore di Coldiretti Rovigo – è un fattore importante per la crescita di quelli che potranno essere gli agricoltori di domani. Quando entriamo nelle scuole abbiamo il piacere di incontrare i ragazzi, è sempre una buona occasione di confronto per entrambi. Come associazione crediamo che sia determinante mantenere i rapporti con gli studenti che hanno scelto un percorso scolastico inerente il settore primario, a maggior ragione proprio nella nostra provincia. La formazione è essenziale, ma la formazione specifica è ancora meglio».