ROVIGO – Sono positivi i dati riguardanti gli incidenti sul lavoro in agricoltura sia a livello nazionale che locale. Da una analisi della Coldiretti, in occasione della Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, che si è tenuta il 28 aprile, sulla base dei dati provvisori relativi alle denunce pubblicati dall’Inail, è emerso che gli incidenti sul lavoro, in agricoltura, sono calati nel 2018.
Analizzando le attività produttive in generale, gli incidenti sul lavoro sono calati solo in agricoltura dove si registra una riduzione del 7% dei casi mortali (da 141 a 131) e dell’1,8% degli infortuni (da 33.820 a 33.207). Scendendo nello specifico, i dati provinciali evidenziano che a fronte di 98 denunce registrate nel 2017, sono state 79 quelle registrate nel 2018. Fattivamente si parla di un calo che supera il 16%.
«Questi dati fanno ben sperare che in futuro ci saranno sempre meno infortuni – commenta il direttore di Coldiretti Rovigo, Silvio Parizzi – Questo andamento conferma il grosso lavoro che le nostre aziende agricole hanno fatto in termini di sicurezza e ammodernamento in questi anni. Coldiretti ha sensibilizzato i soci e potenziato i controlli per cercare di ridurre i rischi in azienda; un plauso va agli addetti della struttura che tutti i giorni evidenziano quali sono le regole e le verificano e accompagnano i soci nella formazione e nella prevenzione. Le aziende, comunque, hanno recepito che, come in ogni settore, anche in agricoltura bisogna adottare misure di prevenzione e protezione e questo avviene anche grazie a tecnologie più avanzate e una diversa sensibilità in materia rispetto al passato».
«Come già detto in altre occasioni – aggiunge Paola Marandino responsabile servizio Epaca Rovigo – di fondamentale importanza, oltre che obbligatorio, è effettuare, nei termini di legge, la denuncia di infortunio al fine di avere l’opportunità non solo di essere indennizzati per la temporanea assenza dall’attività (“indennità temporanea”), e per l’eventuale riconoscimento del danno biologico permanente che può inficiarne la capacità lavorativa, ma anche, non meno importante, per la possibilità di avere prestazioni sanitarie e riabilitative a carico dell’ente. La nostra struttura – spiega – garantisce, gratuitamente, grazie ai suoi collaboratori e medici convenzionati, che l’iter si concluda nella totale correttezza. Molto resta però ancora da fare, per questo è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa di interventi di semplificazione, di trasparenza, di innovazione tecnologica e di formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto. Il nostro è un impegno costante che – conclude Paola Marandino -, come confermano i dati, favorisce, non solo, la sicurezza sul lavoro e tutela la salute, ma soprattutto e i diritti di ciascuno, conciliando gli interessi di imprese e lavoratori, non solo legati all’agricoltura».