ROVIGO – Imprenditori agricoli riuniti per approvare il bilancio e fare il punto della situazione sull’agricoltura polesana. Si è tenuta lunedì 20 luglio l’annuale assemblea dell’Associazione Polesana Coldiretti Rovigo, momento dedicato all’analisi dei conti, ma anche alle riflessioni sul futuro. L’assemblea non si è tenuta come al solito nella sede dell’associazione, ma nella sala Rigolin del Censer per permettere a più soci di partecipare, nel rispetto dei limiti imposti dalle regole di prevenzione per l’emergenza covid-19.
Il direttore Silvio Parizzi, accompagnato da slide e grafici, ha presentato la mutazione dei numeri legati ai servizi forniti dall’associazione. Un bilancio in sicurezza e stazionario rispetto all’anno precedente quello approvato all’unanimità dall’assemblea.
Ecco alcuni numeri: il 98% dei soci richiede assistenza totale per i servizi aziendali. La superfice media delle aziende è di 18 ettari, erano 13 nel 2015; questo dato fila con quelli precedenti, dimostra che le aziende sono sempre più grandi e assorbono i piccoli. Le pratiche di Psr sono in aumento, un’attività aperta da poco al mondo della pesca. Anche il patronato è in linea con i dati nazionali, ma sta affrontando una stagione di lavoro molto intensa con l’introduzione delle misure legate ai decreti “Cura Italia” e Rilancio che hanno tenuti occupati gli addetti giorno e notte con le pratiche.
Un grande traguardo è stato raggiunto con la formazione a distanza, spinti anche dall’esigenza del momento storico. «Nel tempo ci saranno servizi che verranno meno, ma la consulenza alle aziende non la potremo mai tralasciare e il Psr è la fotografia di questo trend. Cosa ci riserverà il 2020? – Si è chiesto Parizzi al termine del suo intervento – Stiamo analizzando le ricadute economiche a seguito della pandemia, alcuni settori hanno avuto perdite oltre il 70% ed è calata la capacità economica di tanti comparti, come l’acquacoltura, la floricoltura e l’agriturismo». Infine, sono state illustrate le novità legislative che hanno interessato il settore.
Durante l’assemblea è stata eletta come nuova componente del consiglio provinciale Paola Drago di Crespino, già presidente di sezione, in sostituzione di Filippo De Sero. «Penso che nessuna zona debba restare scoperta, tutti debbono poter avere una voce, per questo ho presentato la mia candidatura. Capite le problematiche, il nostro compito è quello di aiutare le aziende», ha affermato dopo essere stata eletta.
«All’inizio di questo 2020 – ha dichiarato il presidente Carlo Salvan, nel corso del suo intervento – fiducia era la parola che avevo proposto a tutti i soci sul nostro giornale “Terra Polesana”, trattando della fiducia che il cittadino pone nei confronti di Coldiretti e di quella che a noi spesso manca nei confronti del futuro, a fronte di un 2019 molto pesante per il nostro territorio. E ciò quando si era ancora ignari che il 2020 sarebbe stato ancora più difficile. Vivendo questo periodo così straordinario per tutti noi, e di cui la storia parlerà nei libri che leggeranno i nostri figli, forse abbiamo perso anche la cognizione del tempo e di cosa e quanto sia stato fatto a livello sindacale a partire dall’assemblea dell’anno scorso. Ringrazio i dirigenti e l’intera struttura per quanto è stato realizzato – ha concluso il presidente – per il lavoro svolto e per non essersi mai fermati per assicurare i servizi e l’assistenza ai soci».
«In questo anno – ha commentato Salvan – sono state numerose le battaglie per la fauna selvatica, nel nostro caso le nutrie, che assieme alla cimice asiatica ci hanno dato del filo da torcere. In particolare, a cavallo dei due anni, sono arrivati finanziamenti statali e regionali e il tanto atteso lancio della vespa samurai che hanno riconosciuto gli enormi danni e il pericolo di questo insetto alieno per le nostre aziende e il tessuto economico. Da parte nostra c’è stata una pressante attività sindacale e da poco si è riaperta una vecchia battaglia contro il consumo del suolo per via del posizionamento di parchi fotovoltaici a terra».
«Non sono mancate difficili situazioni a causa del clima e di alcuni fenomeni che hanno messo a rischio le nostre colture di terra e di mare – ha proseguito Salvan – Abbiamo vissuto i rinnovi dei consorzi di bonifica e del Gal; è stato l’anno dei villaggi Coldiretti e delle grandi manifestazioni, ma anche l’anno della più grande petizione mai messa in moto per l’etichettatura, “Stop cibo anonimo”, pensiamo al traguardo raggiunto con oltre 1,1 milione di firme e della caduta del segreto di stato sui dati delle importazioni. Grazie all’attiva sindacale nazionale, l’agricoltura ha potuto beneficiare di una serie di interventi, tra cui anche bonus e decontribuzione introdotti durante l’emergenza sanitaria».
«A livello europeo – ha concluso il presidente – ci stiamo preparando alla nuova Pac che si presenterà con tante novità. Una delle direzioni che prenderà è l’innovazione in agricoltura come strategia fondamentale. Alla pari, si andrà a rafforzare il rapporto sempre più diretto tra produttore e consumatore, in modo che questo crei una filiera che funzioni, ma che sia allo stesso tempo sostenibile».