ROVIGO – Seconda fornitura di cibo da parte di Coldiretti Rovigo per gli animali del circo Busnelli Niuman bloccato a Rovigo, in zona Borsea, da due mesi, a causa delle misure restrittive previste dal Covid-19. Coldiretti Rovigo è tornata in soccorso nella mattinata di lunedì 27 aprile. L’azienda agricola, prettamente ad indirizzo frutticolo, Bonetto Paolo ed Enrico di Giacciano con Baruchella ha donato quasi 10 quintali di mele per i numerosi animali. Oltre ai generosi soci, era presente per coordinare la consegna anche Michele Bragioto, responsabile dell’ufficio periferico di Badia-Lendinara di Coldiretti.
Il circo che si trova a Borsea è una carovana circense arrivata in zona a fine febbraio per svolgere degli spettacoli. Il gruppo si compone di 18 persone, tra le quali ci sono anche due bambini, uno molto piccolo. Gli animali sono una cinquantina tra cavalli, pony, cammelli, tigri, lama, struzzi, cani dalmata, oche e caprette, ma durante questa sosta forzata sono nati altri cuccioli. Le mele, una volta arrivate al circo, sono state fatte subito assaggiare a cammelli, capre, zebre, cavalli, lama e a molte altre specie e dalle foto si può vedere che tutti hanno apprezzato.
«Abbiamo pensato di tornare in soccorso al circo perché, mentre per noi si allentano le restrizioni, per loro rimane l’obbligo di stanzialità – afferma il presidente di Coldiretti Rovigo Carlo Salvan – e gli animali, come le persone, hanno bisogno di cibo per sopravvivere. Di fronte a situazioni come queste, Coldiretti non riesce a rimanere a guardare, i soci si sono da subito attivati per questa causa. Due settimane fa abbiamo portato del fieno, ne serve tanto perché gli animali sono numerosi; oggi abbiamo dato tre cassoni di mele per un totale di quasi 10 quintali. L’azienda Bonetto ha deciso di omaggiare la famiglia del circo senza chiedere un centesimo; a loro, come a Zanotto e Spagnolo per la passata fornitura, va il nostro grazie per questo gesto generoso e solidale. Quando c’è bisogno in casa Coldiretti sappiamo sempre agire con il cuore».