ROVIGO – In relazione agli articoli apparsi su un quotidiano locale il 4 e 5 agosto, che avanzano dubbi di legittimità sullo specifico incarico al nuovo dirigente del settore Sicurezza e Polizia Locale e sulla specificità del ruolo di Comandante Polizia Locale, l’amministrazione comunale rappresenta quanto di seguito riportato.
«Gli articoli menzionati, riportano una serie di notizie errate, nonché dei riferimenti giurisprudenziali del tutto fuori luogo e fuorvianti che non riguardano quanto avvenuto nel Comune di Rovigo a seguito dei nuovi decreti di nomina dirigenziale citati.
Un primo ordine di questioni poste all’attenzione, riguarda una interpretazione del tutto personale dell’articolista, secondo la quale il Sindaco con il proprio decreto n. 34 del 31/07/2019 di attribuzione dell’incarico dirigenziale al Dirigente Dr. Cavaliere, avrebbe costituito una struttura burocratica intermedia, quella appunto riguardante la Polizia Locale, inserita in una più ampia struttura burocratica di carattere amministrativo alla quale avrebbe preposto il nuovo Dirigente , “mettendo quindi i vigili alle dipendenze di un Dirigente amministrativo”. Ciò sarebbe avvenuto in violazione del noto principio di autonomia e indipendenza che contraddistingue il corpo della Polizia Locale.
Si tratta di una notizia priva di qualunque fondamento, anche di tipo giuridico. L’incarico dirigenziale attribuito al Dr. Cavaliere costituisce incarico dirigenziale apicale di preposizione al corpo di Polizia Locale. E pertanto il corpo di Polizia Locale non risponde a nessuna struttura sovraordinata di tipo amministrativo.
Ciò si ricava cristallinamente dalla lettura degli atti a presupposto quali la delibera di Giunta n.70 del 29 luglio 2019 ed il conseguente decreto n. 34 del 31/07/2019 di conferimento del nuovo incarico dirigenziale al Dr. Cavaliere. Si precisa anche che di identico contenuto era l’ultimo decreto di attribuzione delle funzioni dirigenziali al Dr. Tesoro del 2016, che attribuiva allo stesso ”l’incarico dirigenziale del settore sicurezza, P.L. ,trasporti e mobilità”. Nulla è stato quindi modificato o innovato rispetto a quanto avvenuto nel 2016.
In altre parole con i nuovi incarichi dirigenziali conferiti dal Sindaco Gaffeo non è avvenuto quanto sostenuto dal quotidiano in questione e pertanto il corpo di Polizia Locale non è stato posto alle dipendenze di un dirigente amministrativo.
Vero è invece che al nuovo Dirigente, così come avvenuto nel passato per il Dr. Tesoro, in qualità di Comandante della Polizia Locale, competono anche i compiti e le attività riguardanti le funzioni di sicurezza, trasporti e mobilità.
L’altro aspetto sollevato negli articoli di stampa è anch’esso del tutto destituito di fondamento perché, incentrato sulla “specialità” delle funzioni di Comandante della Polizia Locale che deriverebbe dal particolare ordinamento della Polizia Locale come previsto dalla legge 65/86. Da tale “specialità”, secondo gli articoli del quotidiano in questione, deriverebbe la conseguente infungibilità del ruolo di Comandante.
In proposito si sottolinea come secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale della corte di Cassazione, recepito anche da Anac, alla qualifica dirigenziale corrisponde solo l’attitudine professionale all’assunzione di incarichi dirigenziali di qualunque tipo ad esclusione di quelli ad alto contenuto “tecnico”.
In altre parole alla scadenza degli incarichi dirigenziali i Dirigenti, con esclusione solo di talune categorie dichiarate infungibili, per le quali sussiste il possesso di determinati requisiti di ordine professionale, possono essere ruotati e ciò in conseguenza della temporaneità dei predetti incarichi dirigenziali e anche dell’assenza di un diritto soggettivo alla riconferma nella medesima posizione.