Legnaro (PD) – Canapa? Si può coltivare, la legge non lo vieta per il settore agroalimentare e industriale. Non lo dice la Coldiretti Rovigo, ma il chiarimento uscito l’11 luglio da parte delle sezioni uniti della Cassazione che hanno fissato le motivazioni a fronte della sentenza di fine maggio. La coltivazione della canapa è consentita, ma solo per ottenere prodotti elencati nella L. 242 del 2016 per ricavarne alimenti, fibre, carburanti, ma non altre miscele o per altri fini che non siano quelli legati all’agroalimentare o industriale.
È caduto proprio a fagiolo, come si suol dire, il convegno “Produrre canapa nella filiera alimentare e agro industriale” il quale ha fatto una panoramica sull’argomento, molto caldo, della canapa, ma è stata soprattutto l’occasione per presentare il gruppo operativo che si è formato e il progetto che è stato finanziato con le misure 16.1 e 16.2 del Psr 2014-2020.
Il convegno è stato moderato da Silvio Parizzi direttore di Coldiretti Rovigo che è capofila del progetto. Hanno portato i saluti Carlo Salvan, presidente della Coldiretti Rovigo e il consigliere regionale Nazzareno Gerolimetto. La descrizione delle attività del gruppo e del progetto sono state curate da Dina Merlo, consulente di Impresa Verde Rovigo e Morena Umana coordinatrice della sviluppo rurale di Impresa Verde Treviso e Belluno. Giampaolo Grassi del Crea di Rovigo ha parlato della sperimentazione agronomica e la scelta varietale, seguito da Lucia Bailoni dell’Università di Padova che si è occupata invece della caratterizzazione chimica e nutrizionale della canapa e l’impiego nell’alimentazione animale. Hanno chiuso i lavori Alberto Bertin dell’ufficio legislativo di Coldiretti Veneto con la riflessione sulla normativa e gli aspetti giuridici del settore e Alberto Zannol della Direzione agroalimentare della Regione che ha illustrato la proposta di legge del Veneto a sostegno dello sviluppo della filiera della canapa.
Il convegno, che ha visto una grande partecipazione di interessati non solo dal Veneto, ma anche altre regioni limitrofe, è servito a fare chiarezza su diversi fronti mettendo in mostra il gruppo operativo che sta lavorando per il rilancio della coltura. Ma perché la canapa? Questa coltura, per i suoi molteplici impieghi e utilizzi, può essere una valida alternativa per il mondo agricolo che si occupa di colture estensive. Tutto ciò con una premessa importante: è necessaria una filiera che sostenga l’intero percorso dalla semina, alla raccolta e alla commercializzazione. Inoltre, la canapa può dare un forte contributo all’ambiente in quanto è notoriamente risaputo che ha grandi capacità di assorbimento dell’anidride carbonica e ha poco o nulla fabbisogno di mezzi chimici come il diserbo.
La canapa può essere una valida alternativa per quelle imprese attente al mercato in continua evoluzione e che cercano prodotti innovativi, in quanto si può impiegare nel settore alimentare, sia per la specie umana, ma anche quella animale che è in via di sperimentazione, c’è poi il settore della cosmesi, ma anche l’utilizzo in bioedilizia o come biomasse. Potrebbe essere un buon sostituito della paglia nelle lettiere animali. E, infine, si pensa di riprendere anche il settore tessile che è stato abbandonato qualche decennio fa ma è una strada certamente ripercorribile.
«Per tanti motivi abbiamo bisogno di colture nuove – ha spiegato Salvan –, in questo caso si tratta di una coltura ritrovata in quanto, nel secolo scorso, il Polesine era tra i maggiori produttori e l’Italia secondo produttore al mondo. Ora dobbiamo affrontare la strada in maniera organica, creando una struttura che dia una reale prospettiva, per dare respiro e dignità alle aziende. Confido nell’interesse e il sostegno di tutti, seguendo il binario della legalità e correttezza auspicando che il Legislatore gestisca e regoli anche questo settore»
«Si può addirittura arrivare ad avere dei Dop» ha sottolineato Grassi, mentre la docente Bailoni ha affermato che «il prodotto della canapa si inserisce bene in una economia circolare». Insomma le grandi potenzialità economiche dovute alle numerose applicabilità del prodotto sono state riconosciute anche dalla Regione Veneto, rappresentata in questa sede da Zannol. L’ente andrà ad approvare, presumibilmente entro fine luglio, il progetto di legge n. 325 “Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa (Canapa Sativa L.)” già approvato dalla III Commissione e che prevedrà un investimento di 300 mila euro in diversi step.
Tra sementi, varietà, normative e processazione si è poi aperto un grosso dibattito con il numeroso pubblico presente. Prossimo appuntamento il 22 luglio alle 10 al Crea di Rovigo per la visita in campo e una dimostrazione pratica sull’argomento.