ROVIGO – Aderire alla piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al Cude (Contrassegno unico disabili europeo). È l’invito che il Presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese e il consigliere delegato alla Mobilità Lorenzo Rizzato rivolgono ai Comuni polesani, annunciando l’invio di una lettera a tutti i sindaci.
«Con il decreto ministeriale del 5 luglio 2021 – spiegano – è stata istituita un’apposita banca dati unica, al fine di semplificare la mobilità delle persone con disabilità in tutto il Paese. Il sistema ‘Cude’ consente infatti al titolare del contrassegno rilasciato dal Comune aderente di spostarsi con l’auto in tutto il territorio nazionale e dell’Unione Europea senza dover richiedere autorizzazioni per l’ingresso in aree a traffico limitato o parcheggi riservati. Si tratta di una soluzione innovativa – proseguono – che, consentendo la gestione di una targa associata al ‘Cude’, aiuta pure i Comuni a riconoscere le auto registrate ed evitare di elevare sanzioni, snellendo peraltro burocrazia e procedure di norma necessarie alla regolamentazione degli accessi nelle ZTL».
La piattaforma è già attiva in via sperimentale da metà 2022, ma è auspicabile la registrazione di tutte le amministrazioni affinché il servizio possa esprimere tutte le sue potenzialità: solo così, infatti, le persone affette da disabilità potranno presentare agli uffici comunali la richiesta di adesione al sistema, compilando un modulo e indicando una targa “attiva” e una seconda, facoltativa, con il Comune che rilascerà poi al titolare del contrassegno un codice univoco per entrare nella piattaforma e gestire le targhe.
«Nella nostra provincia – concludono Ferrarese e Rizzato – come purtroppo in tutta Italia, la maggior parte dei Comuni non ha ancora aderito: lo scopo del nostro appello e quindi della lettera è proprio quello di far conoscere questo progetto alle amministrazioni polesane con la speranza che vi aderiscano. Si tratta di garantire in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale ed europeo, il diritto dei più fragili a poter circolare e guidare liberamente; un’iniziativa concreta a sostegno di chi convive quotidianamente con una disabilità e al contempo un progetto che aiuta a snellire il lavoro degli uffici comunali».