Da sempre impegnato nello spettacolo, questa volta l’attore e regista Matteo Tosi si mette alla prova nella scrittura con un romanzo breve a due voci “Dopo di te – Oltre le onde del mare” in distribuzione su Amazon e Amazon Kindle. Romanzo psicologico, è la storia di un conflitto tra una madre un figlio che nel loro viaggio verso il mare, lungo il fiume Po, cercano con difficoltà la via per la riconciliazione.
Luca sta dormendo nel suo letto. Un incubo lo sveglia di colpo, sente il rumore di passi, la porta si apre. È Hélène: “Ti va di venire al mare?” Luca non risponde. L’orologio segna le ore 15.43. Luca è seduto in macchina, una Chevrolet d’epoca, al suo fianco la mamma Hélène. È una donna bella, elegante, che ha vissuto una vita nel jet set internazionale. Stanno percorrendo una strada sull’argine del Po, verso il mare. Luca ha tanta rabbia dentro ed è bloccato, Hélène vorrebbe che uscisse dal mondo nel quale si è rinchiuso e che ricominciasse a vivere, ma Luca non accetta che lei interferisca nella sua vita. La discussione si fa animata, una distrazione, un camion pesante attraversa la strada, l’impatto sembra inevitabile.
Racconto di esigenza, di parole taciute e perdono è una via di mezzo tra un diario e un monologo teatrale. In prefazione la poetessa Michela Zanarella scrive: «Il romanzo si apre proprio con le indicazioni sceniche per un’azione teatrale. Si ha subito l’impressione di essere seduti comodamente in platea per assistere al primo atto. Arriva immediato lo stato di agitazione del protagonista ed il lettore non può sottrarsi. Poi la sequenza si sposta sulla figura di Hélène al pianoforte, la musica è quella realtà che la risolleva dalle angosce, ma c’è qualcosa che la tormenta. Lo stacco avviene quando lei si alza e va dal figlio, è lì il principio, la ricerca di un contatto. Chiede a Luca di andare al mare. Inizia il viaggio e sono i gesti, le espressioni, i movimenti accennati e le pause, più che le parole a raccontare. È il silenzio tra i due a dare voce a pensieri infiniti sottaciuti. Non è facile comunicare, intendersi, capirsi, specialmente quando si sono vissute situazioni complesse, soprattutto quando si è madre e figlio. “Certi luoghi non possono cambiare” scrive l’autore, consapevole che il cambiamento può avvenire solamente dentro di noi. Sono le esperienze a renderci diversi, a farci maturare o regredire. Fa parte della vita».
Il romanzo è stato presentato in anteprima a Torri del Benaco sul Lago di Garda in occasione della finale regionale di Miss Mondo, ma altri appuntamenti sono già stati fissati soprattutto in Polesine. Le terre della provincia di Rovigo non sono solo i luoghi dell’autore ma anche i luoghi dell’anima dei protagonisti. Entrambi compiono un percorso dentro di sé e lo fanno con la speranza di riuscire a farsi comprendere. Tra ricordi e riflessioni si riallineano le tappe di un’esistenza che racchiude momenti sereni e altri più cupi. Una corsa verso il mare, parafrasi dell’obiettivo della vita, che ha tutta la bellezza di un affetto che passo dopo passo ritrova i suoi equilibri.
«Tosi– continua Zanarella – ha dato forma ad una storia autentica e profonda in cui ognuno può riconoscersi. Sapersi ascoltare, accettare, perdonare, è una grande forma d’amore verso se stessi e gli altri. Il mare rievoca il mondo inconscio, rimanda allo stato emotivo ed è la giusta destinazione per la riconciliazione».
Il libro chiude con la lettera del protagonista alla madre. A partire da quella lettera, Tosi ha voluto creare uno spazio dedicato al lettore dal titolo: Le parole taciute. «Quante volte – dice – avremmo voluto dire, parlare, comunicare e non lo abbiamo fatto. Scrivere quelle parole è come tornare a respirare».
Attore, produttore e regista di spettacoli, Matteo Tosi si è laureato in Discipline Arti Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna e contestualmente si è diplomato Attore e Operatore Teatrale. Lavora in teatro, fiction Rai e Mediaset (L’Ispettore Coliandro, Incantesimo, Carabinieri, Crimini, Nordest ecc.) e cinema nazionale e internazionale. Nel 2016 è tra i protagonisti della serie filippina Dolce Amore. Ha grande esperienza anche nei campi televisivo e pubblicitario, nei quali si è mosso soprattutto all’inizio della sua carriera, lavorando anche con alcuni grandi nomi della musica (Zucchero, Venditti, Mango). Nel 2009 riceve il Premio Adolfo Celi al festival del Cinema di Messina e nel 2011 il Premio Euromediterraneo per la sceneggiatura del Cinemusical Opera Palladio. Per l’impegno sociale gli viene conferito nel 2015 il Giglio D’Oro.