ROVIGO – Con un fuoriclasse come Virgil Donati sul palco e lo slogan “Groove sano in corpore sano” a fare da leit motiv, il Drum galà ha centrato sabato l’ennesimo successo di pubblico con la qualità delle proposte musicali affiancate, quest’anno, da Massimo Brancalion e Beppe Canto dei Tanto par ridare e dall’intuizione, in epoca di pandemia, di mostrare attraverso la batteria quanto sia importante l’armonia tra corpo e mente per il benessere.
La settima edizione della rassegna che ricorda il batterista rodigino Beppe Lupo, ha aggiunto alla guest star australiana Virgil Donati artisti di grande livello come Federico Pàulovich e Riccardo Merlini, e grazie al “biotecnologo rock” Paolo Soffientini, in collegamento streaming, ha spiegato l’importanza che un corpo sano ed efficiente ha come supporto a una mente lucida, elastica e creativa.
«Suonare la batteria rappresenta il motto latino Mens sana in corpore sano», ha esordito Soffientini, che dopo 20 anni come ricercatore (al Cnr di Milano, all’Istituto nazionale dei tumori, all’Università della California a San Diego e all’Istituto Firc di Oncologia molecolare) ora si occupa di comunicazione scientifica. «Anche i batteristi però – ha continuato l’autore del libro “Cent’anni da leoni, manuale per vivere a lungo senza rinunce” – sono esposti a fattori di rischio come fumo e inquinamento, e a cattive abitudini di vita come un’alimentazione scorretta e la mancanza di riposo»: l’equilibrio si raggiunge con un regime alimentare che allontana gli zuccheri semplici e i grassi saturi, e privilegia i vegetali, per evitare l’insorgenza di patologie come il diabete, ad esempio.
Ippocrate già 3000 anni fa affermava che la salute dipende anche da quel che si mangia e il centenario dell’insulina è diventato l’occasione per creare musica dal Dna: associando alle basi azotate la notazione musicale alfabetica tipica dei paesi anglosassoni, anche una proteina può trasformarsi in musica, ha spiegato il biotecnologo Soffientini che alla carriera scientifica ha sempre associato quella di batterista professionista.
A precedere Soffientini erano stati, sul palco, Pro loco e Avis comunale di Rovigo: l’associazione dei donatori di sangue ha sensibilizzato a continuare a donare e ha ringraziato la generosità dei rodigini, che ha portato l’Avis comunale a raggiungere quota 1.802 soci malgrado la pandemia (erano 1.718 a fine 2019), e a contare da inizio anno 61 nuovi iscritti, che compensano ampiamente i 46 soci dimessi o cancellati dalle liste di donazione nello stesso periodo.
La musica ha continuato a parlare di salute anche con Federico Pàulovich: batterista della formazione metal milanese Destrage e insegnante, alla “Drums:cool” di Pessano con Bornago fa conoscere anche la tecnica Alexander, per il corretto equilibrio posturale e per svolgere ogni movimento nella maniera più coordinata con il minimo sforzo. Online intanto, attira già attenzione e curiosità a livello internazionale, in particolare negli Stati Uniti, la tecnica sviluppata da Riccardo Merlini: batteristi di fama mondiale come Eric Bobo, percussionista dei Cypress Hill, e Mike Reid, che suona con Janet Jackson, si sono rivolti al musicista rodigino per migliorare in elasticità e velocità, dato che il batterista già allievo di Beppe Lupo, e dopo gli studi al conservatorio allievo anche al Berklee college of music di Boston con Mike Mangini, riesce a raggiungere i 400 battiti per minuto colpendo il rullante con le bacchette in maniera alternata.
In streaming dall’isola di Tenerife Paolo Lupo, figlio minore di Beppe, ha parlato invece dei benefici che lo shiatsu può apportare alla vita: batterista e diplomato alla scuola di Shiatsu “Frequenza specifica”, dopo essersi trasferito con la famiglia in Spagna nel 2017 ora fa conoscere alle Canarie, da fine 2020 attraverso Shiatsu Frequency, questa tecnica di massagio orientale utile a superare i dolori del corpo e a combattere lo stress e a ritrovare l’equilibrio: «Respirazione, rilassamento, concentrazione su diaframma e arti, anche secondo la mia personale esperienza di batterista, ci aiutano a porci in maniera più corretta mentre si suona, ma anche durante la vita di tutti i giorni», ha spiegato Lupo.
Nella serata presentata da Saverio Girotto, la star assoluta è stata Virgil Donati, al quale è stato consegnato il Groove award del Drum galà 2021: solidità e preparazione dimostrata in carriera da una continua crescita tecnica, l’hanno portato ad affermarsi a livello internazionale e a condividere esperienze condivise con fuoriclasse come Branford Marsalis, Steve Vai, Allan Holdsworth, Tony MacAlpine, Kiko Loureiro, Bunny Brunel, Scott Henderson, il cantante dei Kansas Steve Walsh e con il supergruppo Planet X. Dopo alcuni brani – due anche dall’album Ruination – e improvvisazioni, il duetto finale con Pàulovich, che aveva citato Donati tra i suoi punti di riferimento fondamentali, è stato il momento conclusivo dello spettacolo che al ricordo di Beppe Lupo ha unito gli omaggi a Charlie Watts, Stefano D’Orazio dei Pooh e al rodigino Franco Zanirato che era stato, per 10 anni, anche batterista per Orietta Berti.
Il Drum galà ha avuto il supporto organizzativo della Pro loco di Rovigo e, tra i sostenitori principali, il Comune di Rovigo, Avis e Aido comunali di Rovigo, Asm Set, Silvia Mode, La Fattoria, Lanfredini, Banca del Veneto Centrale e Bancadria Colli Euganei credito cooperativo.