ROVIGO – Un doppio sì all’unanimità delle due assemblee in una giornata storica: la fusione è oggi divenuta realtà. Nella sala riunioni dell’Interporto, infatti, prima il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo ed il commissario liquidatore del Consorzio Rsu, in quanto soci di Ecoambiente, poi i sindaci polesani, presenti in 43 su 50, personalmente o tramite delega, alla presenza del notaio Pietro Castellani, hanno approvato il passaggio formale della fusione inversa.
Si tratta del completamento di un processo necessario sulla base di quanto previsto dalla normativa regionale e che porta ora i Comuni polesani ad essere tutti direttamente soci della società che gestisce il servizio integrato dei rifiuti in provincia e che si appresta ora a ricevere il nuovo affidamento trentennale in house, alla scadenza naturale di quello attualmente in corso, il 31 dicembre prossimo.
Il consiglio di amministrazione di Ecoambiente, presieduto da Marco Trombini, non manca di esprimere tutta la propria soddisfazione per il traguardo raggiunto.
«La massiccia presenza di sindaci ben 43, con un quorum altissimo e forse mai raggiunto nelle assemblee di questi anni, fra l’altro tutti d’accordo, dà l’idea dell’importanza e di quanto fosse sentita e condivisa la questione. E questo è già un primo importantissimo risultato che dimostra la bontà del percorso seguito, prima di aggregazione operativa ed ora anche di aggregazione societaria. Si chiude così una fase storica ed inizia una nuova era: finalmente possiamo guardare al futuro con un quadro semplificato, con un unico ente di regolazione, il Consiglio di Bacino, ed un’unica società di gestione, interamente di proprietà dei Comuni, creando valore aggiunto e potendo investire per migliorare ancora il servizio. L’operazione, infatti, permette anche un consistente risparmio. Non possiamo negare la soddisfazione per essere riusciti a rispettare i tempi ed a chiudere in un così breve tempo. Adesso dobbiamo iniziare a lavorare al piano industriale che seguirà le linee del piano d’ambito, che nei prossimi anni porterà a grandi investimenti e miglioramenti importanti del servizio, anche in termini di chiusura del ciclo di rifiuti, con il massimo di recupero ed il minimo di conferimento in discarica, della qualità organizzativa, e che, soprattutto, introdurrà una vera e propria rivoluzione con l’introduzione della tariffa puntuale, secondo il principio meno rifiuti produci meno paghi».
Per arrivare alla definitiva conclusione dell’operazione, entro 60 giorni dalla trascrizione, quindi non oltre il 15 dicembre, il Consorzio Rsu dovrà cedere tutto quanto è rimasto in suo possesso: al Consiglio di Bacino la sede amministrativa di Rovigo, in viale delle Industrie 53/A col relativo mutuo, le partecipazioni detenute nella società AS2 srl e alcuni beni mobili come computer e mobili da ufficio, mentre al Comune di Villadose le piste ciclopedonali realizzate intorno alla discarica Taglietto.