ROVIGO – «C’è sicuramente un’estrema preoccupazione ma non vi è alcuna fondatezza di passaggio da zona gialla a zona arancione. Questa decisione spetta al ministero e al momento non abbiamo ricevuto indicazioni in merito, anche se non escludo nulla perché la situazione è in continua evoluzione». È quanto afferma il sindaco Edoardo Gaffeo, dopo il vertice tenutosi ieri con la Regione e i colleghi sindaci dei Comuni capoluogo del Veneto.
«Ciò che preoccupa maggiormente – ha proseguito il sindaco – sono gli assembramenti e la situazione degli ospedali. Noi come città probabilmente, siamo stati meno interessati da fenomeni importanti di assembramento, ma tutti abbiamo visto le immagini di alcune città del Veneto con situazioni non accettabili. È necessario essere chiari su questo, stiamo scherzando con la salute delle persone. Non c’è alcuna volontà di chiudere, però è fondamentale rendersi conto che in questo momento la situazione è veramente critica. Quindi si sta ragionando su un’ordinanza regionale dai contenuti totalmente condivisi con tutti i sindaci delle città capoluogo.
Questo non è il momento delle polemiche ma di lavorare insieme sapendo esattamente come stanno le cose. I numeri dell’epidemia li conosciamo tutti ma ciò che dobbiamo dire con chiarezza è, che al di là dell’enorme preoccupazione per i contagi, e lo ribadiamo per l’ennesima volta non è un’influenza è un virus molto più serio, c’è grande preoccupazione anche per tutti gli altri malati che non possono essere seguiti come dovrebbero, perché un certo numero di operatori sanitari, si sta ammalando e altri sono spostati dal proprio settore per seguire l’emergenza. Non c’è alcuna “dittatura sanitaria”, stiamo affrontando la situazione sapendo che è complicata, che ne va della vita delle persone, con un problema enorme per chi in questo momento sta facendo sacrifici, ma dobbiamo metterci nell’ordine delle idee di remare tutti dalla stessa parte.
A breve ci sarà pertanto un’ordinanza regionale che riguarderà i fine settimana, concordata anche con i presidenti delle Regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia».
I contenuti verranno comunicati al momento dell’uscita del provvedimento.