ROVIGO – La Festa della Zucca fa 31. Martedi 1° agosto, in sala consiliare a Palazzo Celio, è stata presentato uno degli appuntamenti più amati dell’estate polesana: dopo la trentesima edizione dello scorso anno, che tornava dopo un biennio di stop forzato causa pandemia, ora la kermesse mette giù un altro gettone e spicca un deciso salto di qualità con la vernice stampa in Provincia, la prima della sua storia, a riprova della volontà di portare l’evento ad uno step superiore.
La manifestazione, d’altro canto, vanta numeri di tutto rispetto: detto delle 31 edizioni, anche quest’anno un gruppo di almeno una quarantina di donne ha lavorato senza sosta da maggio ai primi di luglio, cinque sere a settimana dal lunedì al venerdì, per preparare (rigorosamente a mano) ben 33 quintali di tortelli, garantendo un contributo silenzioso e prezioso come quello di decine di volontari della Pro Loco, che iniziano ad adoperarsi per la riuscita della festa almeno 3, 4 mesi prima del taglio del nastro inaugurale.
Sul tortello anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Anna Marchesini, lavora comunque da tempo al progetto-DeCO (Denominazione Comunale di Origine), attestazione che può esser attribuita ai Comuni che riconoscono, promuovono e tutelano prodotti agroalimentari e artigianali locali particolarmente caratteristici di un dato territorio. Un obiettivo, quello del riconoscimento del marchio e della successiva iscrizione al relativo registro, sicuramente ambizioso e che si sposa con la presenza di Paola Ghidoni, europarlamentare vicentina e membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale che ha sede a Bruxelles, che taglierà il nastro martedì 8 agosto.
«Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare per la prima volta la presentazione di una manifestazione così importante per il nostro territorio nell’ambito di quel nuovo corso in cui crediamo e che abbiamo ribattezzato ‘Casa dei Comuni’ – ha detto il presidente della Provincia Enrico Ferrarese – Ogni volta che una realtà locale, come ad esempio Melara, fa questo passo in avanti nel segno della promozione ma soprattutto della condivisione, ne beneficia inevitabilmente tutto il territorio».
«La Festa della Zucca – ha spiegato il sindaco di Melara Anna Marchesini – è un po’ la fotografia del nostro territorio e rispecchia da vicino quello che sono polesani e ancor più altopolesani, gente con poche risorse ma abituata proprio per questo da sempre a rimboccarsi le maniche per raggiungere i propri obiettivi. La nostra idea è quella di uscire progressivamente dalla dimensione di sagra paesana per lavorare sull’indotto e in questa direzione la collaborazione che avviamo da quest’edizione con Coldiretti la dice lunga sulle intenzioni e progettualità a venire».
È toccato al presidente della Pro Loco di Melara, Simone Malagutti, chiudere la serie di interventi, che ha dichiarato: “L’organizzazione per la riuscita di questa manifestazione è una macchina complessa ma ormai ben rodata che ruota attorno alla Pro Loco. Colgo volentieri l’occasione per sottolineare il ruolo di tante associazioni che al pari della nostra lavorano senza finalità commerciali, con il solo obiettivo di promuovere e tutelare i prodotti del territorio, la vera ricchezza di questo Paese che ha nella grande varietà e qualità della sua proposta enogastronomica uno dei punti di forza del Made in Italy riconosciuto a livello globale».
Tredici le serate di festa fino a domenica 20 agosto, con migliaia di persone attese in riva al Po in arrivo anche dalle province vicine: il calendario prevede il consueto mix di musica, spazi di approfondimento e dibattito come l’incontro con il direttore generale del Consorzio di Tutela del Grana Padano Stefano Berni, e lo stand gastronomico dove poter gustare la zucca, servita in tavola dai volontari della Pro Loco, in tutte le declinazioni possibili dal primo ai dolci, con l’immancabile spettacolo pirotecnico finale a cura di Parente Events.