ROVIGO – Per salvare i raccolti italiani e garantire le forniture alimentari arriva il via libera alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice asiatica, l’insetto killer che ha provocato lo scorso anno la strage nei campi con 740 milioni di danni a pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che è stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni il provvedimento per l’inizio sperimentale della “lotta biologica” in piena emergenza Coronavirus.
Le aziende colpite in Italia da questo insetto, di origine cinese, sono circa 48mila e la sua diffusione ha interessato tutta la penisola. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi praticamente con tutto, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari. Inoltre, prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta Il via libera alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco più di un millimetro, apre dunque nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati significativi.
Ora è stato approvato, in via definitiva, il decreto attuativo del provvedimento del presidente della Repubblica numero 102/2019. Il decreto stabilisce la procedura che prevede una serie di passaggi tecnici; le regioni e le province autonome interessate dovranno acquisire lo studio che il Crea ha già predisposto e che contiene i criteri di riproduzione e poi presentare formalmente richiesta al ministero dell’Ambiente. La documentazione pare che sia già tutta pronta.
«Non c’è più tempo da aspettare – commenta il presidente Carlo Salvan – abbiamo alle spalle un anno particolarmente difficile per molti soci, abbiamo assistito anche ad espianti di frutteti per limitare i danni, con una perdita per tutto il territorio in termini economici, dalla manodopera alla gestione del prodotto. In questo 2020 le aziende hanno avute anche altre difficoltà, come le gelate della settimana scorsa che hanno impattato pesantemente sulle produzioni, soprattutto quelle frutticole. Il settore ha bisogno di risposte immediate».
«Non vogliamo e non dobbiamo perdere le nostre produzioni di riferimento – conclude Salvan – che erano un vanto per i traguardi raggiunti in termini di qualità e di sostenibilità ambientale, tutto compromesso da questo insetto odioso. Speriamo che questa vespa dia respiro a quelle aziende che hanno avuto pesanti problemi di reddito. Non c’è proprio più tempo da perdere per difendere il nostro patrimonio agricolo e cercare di mettere in moto la nuova stagione agricola che sia più regolare di quella del 2019».