ROVIGO – Una firma dall’enorme valore, sia in senso figurato che letterale. Perché venerdì 5 marzo il presidente del Consiglio di Bacino Rovigo Antonio Laruccia e il presidente di Ecoambiente Marco Trombini hanno sottoscritto il nuovo contratto di servizio per la gestione integrata dei rifiuti urbani fino al 2050. Il più concreto di tutti i passaggi, che rende operativo il passo verso il futuro atteso da tempo e che, negli ultimi anni aveva visto insorgere più di una difficoltà, tutte superate grazie all’impegno congiunto dei soggetti coinvolti, in particolare dei sindaci dei 50 Comuni polesani, che sono diventati direttamente soci di Ecoambiente superando ed arrivando a liquidare il Consorzio Rsu.
Nel contratto si riprendono le indicazioni contenute nel Piano industriale, approvato il 20 gennaio dal Cda di Ecoambiente, formato dal presidente Marco Trombini, dall’ad Giancarlo Lovisari e dalla consigliera Michela Bacchiega, e poi il 30 gennaio dall’assemblea del Consiglio di bacino, per quanto riguarda obiettivi e strategie dell’azienda, sviluppati coerentemente con i principi fondamentali dell’economia circolare e in coerenza con la logica del pagamento tariffario in base alle quantità di rifiuti prodotti.. In particolare, si prevedono investimenti per oltre 200 milioni di euro in innovazione, digitalizzazione, impianti e mezzi, per aumentare l’autosufficienza del sistema polesano e migliorare il servizio, rendendolo ancor più aderente alle esigenze del territorio ed economicamente e ambientalmente più sostenibile.
Si prevede inoltre un rafforzamento degli organigrammi, inserendo specifiche professionalità ed internalizzando i principali servizi di raccolta.
Particolarmente ambiziosi sono proprio gli obiettivi sul fronte ambientale, prevedendo una riduzione dei rifiuti di almeno il 15%, passando dai 522 chili per abitante l’anno di media negli anni dal 2014 al 2018 a circa 430 chili, e prevedendo un contestuale aumento della raccolta differenziata, puntando a superare la quota dell’80% dal 2023, anno di messa a regime del nuovo sistema a tariffa unica puntuale. Una vera e propria rivoluzione, questa, già prevista da tempo, che ha, oltre ad importanti benefici ambientali, anche evidenti implicazioni organizzative, dalla distribuzione dei contenitori dotati di matricola e transponder, il chip in grado di identificare l’utenza, alla gestione unitaria della banca dati delle utenze e della tariffazione ed emissione di fatture da parte di Ecoambiente e non più da parte dei singoli Comuni. Per questo, verrà creata una rete di 13 Ecosportelli, per garantire un rapporto diretto con i cittadini.
Il contratto, insieme all’allegato disciplinare tecnico, definisce nel dettaglio tutti i servizi, da quelli “ordinari”, che comprendono raccolta, trasporto ed avvio a recupero o a smaltimento dei rifiuti urbani, raccolta differenziata porta a porta, gestione di Ecocentri, Ecocamion, Ecosportelli, spazzamento strade, svuotamento cestini, netturbino di quartiere, gestione dei rapporti con gli utenti, gestione di impianti , servizio di vigilanza ambientale, ed applicazione e riscossione della tariffa rifiuti, fino a quelli “aggiuntivi”, previsti per le zone a maggiore complessità, come l’Ecobus. Da parte sua, Ecoambiente si impegna a svolgere il servizio in linea con i principi di universalità, uguaglianza, imparzialità, partecipazione, informazione, efficienza ed efficacia, oltre alla sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda i corrispettivi, anch’essi indicati nel dettaglio, si riprende l’offerta economica contenuta nel Piano industriale, in grado di garantire l’equilibrio economico finanziario della gestione per l’intera durata contrattuale.
Con il nuovo affidamento formalizzato dalla firma del contratto nasce una nuova Ecoambiente, società finalmente fuori dalle difficoltà degli anni passati, in un quadro regolatorio semplificato dopo la liquidazione del Consorzio Rifiuti, ed in piena armonia con il Consiglio di Bacino ed i Comuni polesani, pronta a raccogliere la sfida lanciata dal Consiglio di Bacino con il Piano d’Ambito e fatto proprio con il Piano industriale.