ROVIGO – Sempre più stretto il sodalizio tra Avis di Rovigo e Ferrara. Sabato scorso, in occasione del 70esimo anniversario di Avis a Rovigo i rappresentanti dei direttivi delle Avis comunali e provinciali di Rovigo e Ferrara, accompagnati dal presidente del Consiglio comunale di Ferrara Lorenzo Poltronieri, sono stati ricevuti a palazzo Nodari dall’assessore al Welfare Mirella Zambello, dove hanno «cementato», come ha sottolineato Sergio Mazzini, presidente Avis Comunale Ferrara, il gemellaggio siglato dalle associazioni due anni fa.
«Un passaggio importante – secondo il presidente dell’Avis comunale di Rovigo, Francesco Chiavilli – per continuare questa collaborazione, che porta idee e progetti di qua e di là del Po».
L’assessore Zambello, facendo gli onori di casa ha sottolineato l’importanza della collaborazione fra tutte le associazioni di volontariato nel realizzare obiettivi importanti in favore della popolazione più disagiata.
In particolare, la donazione del sangue rappresenta un gesto di straordinaria solidarietà con il quale il donatore offre una parte del suo sangue per chiunque si trovi nella necessità di riceverlo.
Il sangue, infatti, come ha evidenziato Zambello, non può essere riprodotto in laboratorio e quindi deve essere raccolto tra persone che volontariamente, senza alcuna ricompensa, decidono di donare una parte di sé stessi.
Lorenzo Poltronieri ha ringraziato per l’ospitalità il Comune di Rovigo, ricordando la sua presenza da anni a fianco di molte iniziative Avis ed ha quindi invitato l’assessore Zambello a partecipare in rappresentanza del Comune di Rovigo agli eventi che verranno organizzati in futuro nella città Estense.
Sono intervenuti anche Andrea Tieghi, vice presidente Comunale Ferrara (già presidente nazionale Avis) e Barbara Garbellini, presidente provinciale Rovigo, ricordando le loro esperienze in ambito associativo e sottolineando ancora una volta l’importanza di questa iniziativa di gemellaggio, sicuramente portatrice di novità e di possibilità di collaborazioni importanti per le provincie di Ferrara e Rovigo, sempre nell’ottica di favorire il Donatore nella sua attività di volontario ma, soprattutto, per garantire la disponibilità di sangue per qualsiasi necessità degli ospedali dell’ULSS 5 e poter continuare nel solco della solidarietà verso i pazienti talassemici, e non, della Sardegna, regione che non arriva a garantire l’autosufficienza interna, soprattutto per il grande numero di pazienti talassemici che hanno la necessità di trasfondere 2 sacche di sangue ogni 15 giorni.
«È stato un momento utile – ha concluso Zambello – per esprimere gratitudine da parte del sindaco Edoardo Gaffeo e di tutta l’amministrazione comunale ai responsabili di AVIS, per il loro grande impegno nell’organizzare le donazioni e le forniture agli ospedali della nostra provincia, e per ringraziare tutti i donatori per la grande generosità. Molto proficuo è inoltre il gemellaggio con AVIS di Ferrara in quanto potenzia ulteriormente questo supporto fondamentale ai servizi sanitari di entrambe le provincie, contribuendo in tal modo a salvare le vite umane».
L’incontro si è quindi concluso con la visita guidata alla Chiesa della Rotonda.