ROVIGO – Claudio Pigato, da trent’anni, insegna Topografia e Tecniche di rappresentazione grafica all’Istituto Tecnico con indirizzo Costruzioni, Ambiente, Territorio “Amos Bernini”, da qualche anno uno degli indirizzi dell’ITI Viola-Marchesini di Rovigo. Come ingegnere esercita la libera professione collaborando con molti enti privati e pubblici del settore delle costruzioni e dell’ambiente.
Il suo è un osservatorio privilegiato per comprendere l’evoluzione della professione del geometra, ma anche e soprattutto le opportunità che un diploma di Tecnico CAT oggi offre.
«Per diverso tempo – afferma Pigato – la crisi dell’edilizia ha disincentivato molti giovani nella scelta di un percorso di Tecnico per Geometri, l’esiguo numero di classi in molti istituti del Veneto e soprattutto del Polesine sono eloquenti. Da alcuni anni però la richiesta da parte del mercato di figure professionali competenti è in continua crescita e più spesso resta senza risposta, perché non c’è un numero congruo di diplomati. Anche in termini reddituali, gli stipendi per questi professionisti sono cresciuti in modo significativo. Va anche detto che per accedere al mondo del lavoro dopo il diploma è necessario un tirocinio di 18 messi che è abilitante alla professione. Indicativamente, quindi, un giovane potrebbe iniziare a guadagnare in maniera significativa a partire dai 20 anni».
Il prof. Pigato spiega anche che il mestiere del geometra è cambiato molto ed è assai lontano da quel pregiudizio un po’ provinciale del fac-totum di famiglia, quello che dalla recinzione alla successione ereditaria si occupa un po’ di tutto.
«È un mestiere – prosegue il docente – dalle molte sfaccettature, che oggi richiede un alto livello di specializzazione. Al geometra è chiesto di essere un professionista della sicurezza nei cantieri; di saper svolgere pratiche edilizie, semplici verifiche strutturali e rilievi in modo veloce, preciso, anche tridimensionali, sfruttando tutto ciò che i nuovi strumenti tecnologici offrono, dal Gps, ai droni. Gli è chiesto inoltre di essere un esperto di risorse naturali, energie e di conoscere i materiali».
Il mercato alla ricerca insistente di queste professionalità è composto in gran parte dalla pubblica amministrazione, Comuni, Province, Enti di secondo grado, ma anche da molte aziende private. Consapevoli delle aspettative del mercato, le scuole tecniche sempre di più puntano su una programmazione e strumentazione all’altezza delle attese e all’avanguardia. Gli studenti del CAT di Rovigo, ad esempio, tra gli altri, possono fare esperienza di uno dei più moderni sistemi di rilevamento Gps. La sede del “Bernini” in viale Alfieri ospita una stazione permanente GPS ad uso di tutti i tecnici della zona.
«Il percorso di studi di un CAT – puntualizza Pigato – è caratterizzata da discipline come la Topografia, la Progettazione e le Costruzioni, la Sicurezza nei Cantieri, la Geopedologia, ovvero lo studio del suolo. È – conclude – un percorso di studi indubbiamente interessante per il tipo di competenze che permette di raggiungere, per le opportunità lavorative che offre, ma anche per chi desidera poi proseguire gli studi Universitari».