ROVIGO – Si terrà mercoledì 10 febbraio in modalità webinar “La Giornata del Ricordo” per commemorare il genocidio delle foibe, l’esodo degli Italiani dai territori dell’Istria, della Dalmazia, della Venezia Giulia e di Fiume. Organizzato dalla Commissione Pari Opportunità e dal Servizio Segreteria Generale, l’incontro-dibattito, coordinato da Antonella Bertoli, inizierà alle 10.30 con i saluti del Presidente della Provincia Ivan Dall’Ara, del Prefetto Maddalena De Luca, del Questore Raffaele Cavallo e del Sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo.
A seguire gli interventi di Flavio Ambroglini, presidente del Comitato Palatucci che parlerà del Questore di Fiume, Giovanni Palatucci ricordato per aver salvato molte vite sacrificando la propria a Dachau vittima dei nazifascisti, e di Daniele Milan, Referente A.N.V.G.D. – Delegazione di Rovigo che tratterà dell’accoglienza dei profughi giuliano-dalmati in Polesine.
In chiusura, introdotta dal professor Zoccarato, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Antonio Buzzolla” di Adria eseguirà il brano di L. Bernstein “Somewhere” (testo di Stephen Sondheim, Direttore: Ambrogio De Palma, Soprano: Elene Sanadze). Il brano, tratto dal musical “West Side Story” a suo tempo riscrisse il modo di vivere e raccontare le differenze razziali, mettendo l’amore e l’amicizia come punto cardinale del rapporto tra uomini e donne.
Il Giorno del Ricordo è stato istituito nel 2004, quando il Parlamento approvò la «legge Menia» (dal nome del deputato triestino Roberto Menia, che l’aveva proposta) per non dimenticare come, tra il maggio e il giugno del 1945 migliaia di italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia furono obbligati a lasciare la loro terra, molti furono uccisi dai partigiani di Tito, torturati e gettati nelle foibe o deportati nei campi sloveni e croati.
«Anche questo incontro come quello del Giorno della Memoria del 27 gennaio scorso – afferma Antonella Bertoli, a nome della Commissione – è stato voluto per ricordare come l’odio, da qualsiasi parte esso venga ha sempre lo stesso colore: rosso sangue. È disumano ed orribile. Dobbiamo educare all’amore ed imparare che viviamo tutti sotto lo stesso cielo».